Cicoria puntarelle molfettese verso il riconoscimento IGP

Un importante passo avanti è stato compiuto per il riconoscimento della Cicoria Puntarelle Molfettese come Indicazione Geografica Protetta (IGP). Lunedì scorso, durante un incontro pubblico tra i funzionari del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) e la Regione Puglia, è stata letta ufficialmente la proposta di disciplinare. Un momento decisivo per la tutela di un ortaggio tipico del nord barese.
Cicoria Puntarelle Molfettese: un ortaggio identitario della Puglia
La Cicoria Puntarelle Molfettese è una varietà locale della cicoria catalogna, coltivata storicamente nell’agro di Bisceglie, Bitonto, Giovinazzo, Molfetta, Terlizzi e Ruvo di Puglia. Caratterizzata da germogli centrali carnosi, viene seminata tra luglio e settembre, e raccolta nei mesi successivi quando le “puntarelle” raggiungono tra i 7 e i 15 cm di lunghezza. Ogni cespo può pesare da 800 a 2.000 grammi.
Secondo Coldiretti Puglia, la coltivazione interessa circa 500 ettari, distribuiti in un’area con altitudine inferiore ai 130 metri sul livello del mare. La peculiarità della cicoria risiede nella sua origine contadina: frutto di una selezione tradizionale e di sementi autoprodotte che resistono alla standardizzazione delle varietà commerciali.
IGP Cicoria Puntarelle: tutela e promozione per il territorio
Il percorso per l’ottenimento dell’IGP della Cicoria Puntarelle Molfettese è promosso dall’Associazione per la valorizzazione e promozione della Cicoria Puntarella Molfettese, fondata nel 2019 e presieduta da Mauro De Ruvo. L’obiettivo è chiaro: riconoscere ufficialmente il valore agricolo e culturale dell’ortaggio e tutelarne la produzione a livello europeo.
La varietà è già stata inserita, dal 2015, nell’elenco nazionale dei 329 prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero dell’Agricoltura. Coldiretti ne evidenzia anche il valore storico, ricordando come fosse citata da Plinio il Vecchio e Galeno per le sue proprietà benefiche.
Il riconoscimento IGP rappresenterebbe non solo una garanzia di autenticità e qualità, ma anche uno strumento per rafforzare l’identità agricola pugliese e sostenere le economie locali legate alla filiera orticola.
Prossimi passi per l’IGP della cicoria puntarelle Molfettese
Con la lettura pubblica del disciplinare, il dossier entra ora in una fase cruciale. Nei prossimi mesi, le autorità competenti valuteranno eventuali osservazioni prima dell’approvazione finale a livello comunitario. Se confermato, il marchio IGP garantirà maggiore visibilità e tutela per un prodotto profondamente radicato nel patrimonio agricolo del territorio pugliese.
Una conquista attesa da anni da produttori e istituzioni, che conferma l’impegno della Puglia nella valorizzazione delle proprie eccellenze agroalimentari.