Ex Ilva: il Governo stanzia nuovi fondi per la continuità produttiva

Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge per garantire la continuità produttiva e occupazionale degli impianti ex Ilva di Taranto. La misura prevede un incremento da 150 a 400 milioni di euro dei fondi già destinati al ripristino ambientale, risorse necessarie per sostenere l’attività in attesa della cessione definitiva a nuovi acquirenti.
I sindacati, in particolare la Fiom-Cgil, accolgono positivamente la decisione, ma chiedono garanzie per i lavoratori e un ruolo attivo dello Stato nella governance futura. “Servono certezze per l’occupazione, il piano di decarbonizzazione e il sostegno all’indotto”, ha dichiarato Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per Fiom.
Critiche arrivano invece da Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, che accusa il Governo di sottrarre fondi al risanamento ambientale, definendo il decreto un “blitz vergognoso” a danno della città di Taranto, già duramente colpita dall’inquinamento industriale.
Confapi Taranto apprezza l’impegno del Governo, ma sottolinea la necessità di chiarire se i nuovi fondi siano aggiuntivi o parte di un piano finanziario più ampio.
Con questa decisione, il futuro del polo industriale rimane incerto, diviso tra esigenze produttive, tutela ambientale e occupazionale. Taranto continua a essere al centro di una delle crisi industriali più complesse del Paese.