Il Comune di Taranto investe nella valorizzazione dei complessi archeologici sepolcrali
Il patrimonio archeologico della Città di Taranto e delle zone limitrofi, dall’età messapica a quella greca, è da sempre uno dei perni attorno ai quali ridisegnare un’immagine diversa del capoluogo jonico, una storia che le ceneri e i fumi industriali non potranno mai oscurare.
I complessi sepolcrali con tombe a camera affascinano i visitatori, prima che per la loro imponenza, per il loro significato, quale che sia il sito archeologico visitato. Taranto ha la fortuna di custodirne diversi, anche nel centro cittadino, è il caso di quello di via Marche.
L’obiettivo dell’Amministrazione comunale guidata da Rinaldo Melucci è quello di valorizzarne il pregio coinvolgendo realtà del mondo cooperativistico dotate delle competenze e delle professionalità necessarie per promuovere e migliorare l’accesso a tali patrimoni, che rappresenteranno un indubbio fattore attrattivo per il livello di tipo culturale.
Per portare avanti questa collaborazione, la scelta è caduta sulle cooperative “Polisviluppo” e “Museion”, ad esse il spetterà il compito di garantire la fruibilità necessaria per accedere a siti che, è bene ricordarlo, sono stati già oggetto di significativi lavori di restauro e rifunzionalizzazione, anche grazie ai cosiddetti “fondi ex ILVA” in attuazione del “Piano di Rigenerazione Sociale per le famiglie disagiate nei Comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola”.
A firmare l’accordo di partenariato sono stati, questa mattina a Palazzo di Città, i rappresentanti delle coop affidatarie e l’assessore alla Cultura del Comune di Taranto, Angelica Lussoso.
Desidero evidenziare – ha sottolineato l’assessore Lussoso – che nel corso del 2024, oltre all’affidamento della gestione delle Tombe a camera, che il pubblico potrà tornare a visitare prima di Capodanno, abbiamo raggiunto altri due importanti obiettivi come la riapertura ad ottobre del Museo Majorano e del Mudit, che è fissata per sabato 14 dicembre.”