Leo Muscato, il regista pugliese che porta Martina Franca alla Scala
C’è un pezzo di Puglia che stasera calcherà il prestigioso palco del Teatro alla Scala di Milano.
È Leo Muscato, regista originario di Martina Franca, che con la sua maestria inaugurerà la stagione 2024/2025 con la regia di “La forza del destino” di Giuseppe Verdi.
Ma chi è davvero Leo Muscato? E cosa porta un ragazzo cresciuto nella quiete della Valle d’Itria a diventare protagonista della serata culturale più attesa dell’anno?
Un ragazzo di Martina con un sogno grande quanto la Scala
Nato nel 1973, Muscato ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo come comparsa al Festival della Valle d’Itria, quell’appuntamento estivo che a Martina Franca è quasi una religione.
“Sembrava un miracolo,” ha dichiarato in un’intervista, ricordando come il teatro l’avesse subito affascinato, rapendolo per sempre.
Dopo gli studi in Lettere a Roma e un’esperienza con la compagnia di Luigi De Filippo, Leo decide che Milano sarà la sua prossima tappa.
Si forma alla Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi”, gettando le basi per una carriera che oggi lo porta sul palco più ambito.
Ma non dimentica mai la sua Puglia. Anzi, è proprio l’anima pugliese, con i suoi contrasti e la sua luce, a ispirarlo nei lavori più importanti.
E stasera, al centro della scena, Leo non sarà solo: Martina Franca sarà lì con lui.
Un viaggio tra destino e innovazione
“La forza del destino” è un’opera monumentale, e Muscato ha scelto di darle una lettura moderna, senza tradire la potenza verdiana.
La sua regia utilizza una piattaforma girevole per raccontare una storia che attraversa quattro secoli di guerre.
Il risultato? Una narrazione visiva fluida, quasi cinematografica, dove il pubblico sarà trasportato in un viaggio nel tempo.
“Il destino è inesorabile, ma anche il nostro sguardo può cambiare,” ha spiegato, offrendo una chiave interpretativa che parla al presente.
Sant’Ambrogio e San Martino: due patroni a confronto nell’affascinante atmosfera natalizia di Milano, dove si respira il Natale tra eleganza e tradizione, mentre a Martina Franca ferve la discussione su sagome e figure d’importazione natalizie tra sacro e profano, confine tra arte e kitsch made in chissà dove.
Il legame tra Milano e Martina Franca questa sera si rafforza ulteriormente grazie a una coincidenza simbolica.
Milano festeggia oggi Sant’Ambrogio, patrono della città e figura simbolo di pragmatismo e guida spirituale.
Nello stesso momento, Leo Muscato rappresenta Martina Franca, città che deve il suo nome e la sua identità a San Martino, il Santo noto per il gesto di condivisione del mantello con un povero.
Sant’Ambrogio, protettore degli oratori e delle api, incarna l’anima laboriosa di Milano, mentre San Martino simboleggia la generosità e il calore tipico della Puglia.
È un parallelismo affascinante: entrambi, in modo diverso, rappresentano l’idea di protezione e di guida, valori che si ritrovano nella regia di Muscato, capace di condurre il pubblico in un viaggio emozionale profondo.
Questa sera, sul palco della Scala, sembra quasi che questi due patroni si diano la mano, unendo idealmente due città attraverso la bellezza della cultura.
E stasera, al centro della scena, Leo non sarà solo: Martina Franca sarà lì con lui, idealmente rappresentata anche da Francesco Lenoci, martinese doc e Presidente Onorario dell’Associazione “Pugliesi a Milano”.
Lenoci, che in terra lombarda è noto come ambasciatore della cultura pugliese, è il primo tifoso di Muscato e, con fervida attesa, si prepara a celebrare il trionfo di un altro talento martinese.
Ma c’è grande soddisfazione ed attesa anche tra le istruzioni, come per il sindaco di Martina Franca Gianfranco Palmisano ed il presidente della Fondazione Paolo Grassi, Michele Punzi che hanno postato sui social un video
La Scala, Milly Carlucci e… la Puglia
La serata sarà trasmessa in diretta su Rai1 alle 17:45.
Tutto pronto per accogliere il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e un parterre di ospiti internazionali.
Ma la vera curiosità? Per una volta, “Ballando con le Stelle” cederà il passo. Milly Carlucci, che sarà co-conduttrice della serata insieme a Bruno Vespa, deve inchinarsi alla lirica.
Leo Muscato, con la sua regia, ruberà la scena. La danza lascia il palcoscenico alla musica, e il piccolo schermo si tinge di Puglia.
Dietro le quinte: taralli e un pizzico di gossip
Si racconta che Muscato, tra una prova e l’altra, abbia voluto far conoscere al cast i sapori della sua terra.
Taralli e calici di Primitivo avrebbero allietato i momenti di pausa, creando un’atmosfera familiare.
E poi, c’è chi giura che il regista abbia dedicato questa prima al suo maestro spirituale: il silenzio delle campagne martinesi, dove ogni sogno sembra possibile.
Una serata per la storia
Leo Muscato non è solo un regista. È un narratore di emozioni, un uomo che ha portato la sua Puglia al centro del mondo.
E stasera, sul palco della Scala, non si celebra solo Verdi: si celebra il talento, la perseveranza e l’orgoglio di una terra capace di generare bellezza.
La Scala è pronta, e anche noi. La forza del destino ci aspetta. Già, il destino….