Il Sacro e il Profano: il Babbo Natale che divide Piazza San Francesco a Martina Franca
Piazza San Francesco a Martina Franca, dopo anni di lavori, era tornata a risplendere con una nuova veste, diventando un simbolo di rinascita per la città.
La sua bellezza sobria e il forte legame spirituale la rendevano un luogo unico, dominato dalla maestosità della chiesa e dalla statua del santo, che veglia sulla piazza con compostezza e umiltà.
Una cornice perfetta per un Natale all’insegna della tradizione, che però quest’anno ha preso una piega inaspettata.
Davanti alla chiesa è infatti spuntato un gigantesco cono rosso, luccicante e sormontato dal volto di un Babbo Natale stilizzato, con un ampio buco alla base che lascia molti interrogativi.
Si tratta dell’albero di Natale pensato per decorare la piazza? Se l’intento era quello di stupire, è stato certamente raggiunto, ma in un modo che ha lasciato i cittadini più perplessi che entusiasti.
Il Sacro e il Profano
“Ma chi ha avuto questa brillante idea?” si chiede un anziano mentre osserva l’installazione. “Dopo tutti questi anni per sistemare la piazza, ci mettono questa roba davanti alla chiesa? Sicuramente sarà stato un genio, ma di una fede diversa da quella di San Francesco!”.
E in effetti, il contrasto tra la spiritualità del luogo e la struttura kitsch del cono rosso è evidente: da un lato, la sacralità della chiesa e della statua; dall’altro, una decorazione che sembra più adatta a un luna park o a un centro commerciale.
“Questo coso sembra uscito da un incubo natalizio!” commenta un altro passante. “Un Babbo Natale così ridicolo non l’avevo mai visto: sembra il cappello di un mago con un tunnel sotto! E lo mettono proprio qui, dove dovrebbe esserci pace e rispetto?”.
Un Albero di Natale, ma non così
Molti si sarebbero aspettati un albero di Natale tradizionale, magari semplice e sobrio, che si armonizzasse con la piazza e il suo valore simbolico.
“Non pretendiamo mica l’albero che stanno mettendo davanti alla Basilica di San Pietro a Roma”, aggiunge una signora con tono amareggiato, “ma almeno un abete vero, con qualche luce, qualcosa che rispettasse la bellezza e il senso del luogo!”.
Il Babbo Natale, invece, con il suo rosso acceso e la forma poco ortodossa, sembra stridere con tutto ciò che la piazza rappresenta. “È come se volessero unire il sacro e il profano in un modo totalmente fuori luogo,” osserva un giovane. “Un albero così lo metti in un parco giochi, non davanti a una chiesa!”
La Statua di San Francesco “incredula”
E mentre i cittadini si interrogano su chi abbia dato il via libera a questa trovata, molti scherzano sul fatto che persino la statua di San Francesco sembri incredula.
“Sta guardando quel cono e si sta domandando: ‘Ma davvero questa è la decorazione che meritiamo?’”, ironizza un uomo fermo accanto alla chiesa.
Altri, invece, cercano di trovare un lato positivo, forse con un pizzico di sarcasmo.
“Almeno il buco sotto è utile,” commenta un giovane, “ci si può riparare quando piove, o magari è l’entrata per un garage per renne!”.
Tradizione e dontesto: un messaggio dimenticato
L’episodio porta a riflettere su quanto sia importante rispettare i luoghi e il loro contesto, soprattutto in un periodo come il Natale, che dovrebbe richiamare valori di semplicità e raccoglimento.
“La piazza è stata appena rimessa a nuovo,” conclude un anziano, “e meritava qualcosa di bello, che fosse in armonia con il suo spirito. Invece ci ritroviamo con questo… monumento al cattivo gusto. Che almeno serva da lezione per il futuro.”
Speriamo solo che nessun turista, ignaro del contesto, decida di immortalare con una foto questa piazza con il cono-Babbo Natale al centro.
Non vorremmo mai che, tra qualche decennio, qualcuno sfogliando vecchie foto su un libro o online pensasse: “Ah, ecco come decoravano i lunapark davanti alle chiese nel passato!”… perché qui di sacro, con quel coso, è rimasto solo il nome della piazza
Per ora, Piazza San Francesco dovrà convivere con il suo Babbo Natale stilizzato, tra il sacro e il profano, in attesa che qualcuno ripensi al valore di ciò che davvero significa celebrare il Natale in un luogo tanto simbolico.
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