Le orecchiette di Bari Vecchia: patrimonio culturale da tutelare

Quando siamo andati a Bari Vecchia per realizzare un servizio per Puglia Gourmet, il nuovo portale online internazionale che partirà il mese prossimo, ci siamo immersi in un’atmosfera unica, quella di Arco Basso.
Qui, le orecchiette fatte a mano non sono solo una prelibatezza culinaria, ma un simbolo di tradizione e di identità che ha reso il centro storico barese un vero punto di riferimento turistico ed enogastronomico.
Le donne di Arco Basso, con la loro dedizione e abilità, hanno letteralmente rivitalizzato il cuore della città vecchia.
Eppure, negli ultimi tempi, sono state oggetto di polemiche che hanno portato controlli e sanzioni, accusate di vendere anche orecchiette industriali spacciandole per artigianali.
Una questione che, come spesso accade, ha sollevato un polverone pretestuoso.
“Siamo fiere di ciò che facciamo,” ci ha raccontato Nunzia, una delle pastaie più conosciute. “Ai turisti spieghiamo sempre che c’è pasta fresca e pasta secca, anche perché molti di loro vogliono portarla a casa per i familiari.
Sappiamo che ci sono regole da rispettare, ma il nostro lavoro ha un valore diverso: non siamo un semplice negozio, siamo una parte di Bari Vecchia.“
Durante la nostra visita, abbiamo potuto constatare quanta passione e autenticità ci sia dietro ogni gesto di queste donne.
Le loro mani sapienti plasmano la pasta con velocità e precisione, trasformando un semplice impasto di acqua e farina in piccole opere d’arte che parlano di storia e tradizione.
Ed è proprio questa autenticità che attira ogni anno migliaia di visitatori, dai crocieristi ai viaggiatori più curiosi.
La regolamentazione è senza dubbio importante per garantire qualità e sicurezza, ma è necessario riconoscere che operare in un contesto come quello del centro storico di Bari non è paragonabile ad altre realtà.

“Le istituzioni devono aiutarci a trovare un equilibrio,” ha aggiunto Nunzia. “Non possiamo essere trattate come un grande supermercato, perché noi siamo parte della storia di questa città.”
Anche noi, naturalmente, abbiamo comprato le orecchiette: impossibile resistere a quei piccoli capolavori.
Durante la chiacchierata, abbiamo scherzato sul fatto che le nostre famiglie aspettavano di vederci tornare con un bel sacchetto pieno. “E allora che vi aspettate? Portatevene due,” ha detto ridendo Nunzia, riassumendo con leggerezza l’essenza del calore barese.

L’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco, ha recentemente ribadito la volontà di tutelare questa tradizione, senza però tralasciare la necessità di regolamentare e controllare le attività.
Una sfida complessa, ma necessaria per preservare un patrimonio che non è solo gastronomico, ma anche culturale.
Le orecchiette di Bari Vecchia non sono soltanto un prodotto: sono il simbolo di una comunità, il frutto di un sapere che si tramanda di generazione in generazione.
Siamo certi che, con il giusto equilibrio tra normativa e valorizzazione, queste donne continueranno a essere un pilastro del turismo e dell’enogastronomia pugliese.