Taranto, una trattativa sospesa: Melucci e Campbell, segnali contrastanti
Le speranze per il futuro del Taranto calcio sono appese a un filo sottilissimo.
L’incontro tanto atteso tra il sindaco Melucci e Mark Campbell, rappresentante del fondo americano, ha lasciato più dubbi che certezze.
Mentre i tifosi sperano in un accordo che salvi la squadra dall’oblio, i segnali provenienti dalla cena tra le parti non sono incoraggianti.
La cena tra il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e Mark Campbell, rappresentante del fondo americano interessato al Taranto calcio, si è conclusa senza annunci ufficiali, lasciando la città sospesa tra speranza e incertezza.
Nonostante l’atmosfera di cordialità che ha contraddistinto l’incontro, un dettaglio non è sfuggito agli osservatori più attenti: all’uscita dal ristorante, le giacche erano abbottonate, segnale che spesso indica tensione o almeno una certa rigidità.
Melucci e Campbell non si sono lasciati andare a sorrisi rassicuranti, né a dichiarazioni che potessero far credere in un esito imminente e positivo della trattativa.
La situazione resta complessa. Il Taranto, ormai sull’orlo dell’estinzione, non può più permettersi rinvii o esitazioni.
Se l’accordo con il fondo americano non dovesse andare a buon fine, il futuro della squadra sarebbe più che mai in bilico.
Le responsabilità di questo disastro sportivo non sono difficili da individuare, e i tifosi non hanno certo dimenticato chi ha condotto il club in questa situazione.
Per ora, il silenzio dei protagonisti pesa come un macigno sulle sorti del Taranto.
L’impressione è che, nonostante i tentativi, l’accordo sia ancora lontano e che la cena non abbia sciolto i nodi principali.
Restano quindi forti dubbi sulla possibilità che questa trattativa possa effettivamente portare a una soluzione.
Per il Taranto, questa potrebbe essere l’ultima occasione di sopravvivenza, ma il tempo stringe e i margini di manovra sembrano sempre più stretti.