FILLEA CGIL: basta con il solito cordoglio, bisogna fermare questa mattanza!
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Lo abbiamo detto troppe volte “adesso basta”, ora la morte di Angelo Cotugno (59 anni), inchioda tutti alle proprie responsabilità. Responsabilità che ora come FILLEA CGIL Taranto, chiediamo vengano individuate definitivamente.
È il commento a caldo del segretario generale della FILLEA CGIL di Taranto, Francesco Bardinella, dopo l’incidente sul lavoro di oggi in un cantiere della SEMAT (appalto ILVA) per la costruzione della strada Talsano-Avetrana (Regionale 8).
La dinamica è in fase di accertamento – commenta ancora Bardinella – ma sappiamo per certo solo la condizione in cui questi operai vivono da tempo. La Semat ha presentato istanza di concordato e in quella gettata di cemento, vicino ai cavi dell’alta tensione, c’era anche tutta l’angoscia di chi è precario ormai da troppo tempo.
È necessario intervenire per cambiare le leggi sul lavoro, sulla sicurezza delle persone, sulla prevenzione. Negli appalti si concentrano gli incidenti mortali maggiori – dice Giovanni D’Arcangelo, segretario generale della CGIL di Taranto – Lo diciamo da tempo, basta con il solito cordoglio. Bisogna fermare questa mattanza di persone che escono di casa la mattina per lavorare e non tornano più dai loro cari.
Alla famiglia – conclude Bardinella – non consegneremo solo il nostro cordoglio ma anche la nostra pratica vicinanza.
Il tema delle morti sul lavoro, come si ricorderà, fa parte anche dei temi posti all’attenzione di CGIL e UIL nella giornata di protesta che si svolgerà il prossimo 11 aprile.
A Taranto alle ore 11.00 di giovedì 11 aprile sit-in sotto la Prefettura di Taranto.