Due nuove varietà di ulivo per favorire il processo di rigenerazione delle campagne salentine
Mentre viene ufficializzata la presenza di una nuova subspecie di Xylella Fastidiosa, chiamata “Multiplex“, rinvenuta su due mandorli a Santeramo in Colle, c’è una novità positiva sul fronte del reimpianto: due nuove cultivar di olivo, la cultivar resistente “Lecciana” e la cultivar tollerante “Leccio del Corno” saranno utilizzate a partire dalle prossime settimane per accompagnare il piano di rinfoltimento delle campagne salentine distrutte dal batterio.
E’ quanto comunicato nel corso di un incontro al quale hanno preso parte Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, e Salvatore Infantino, direttore dell’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia, e due rappresentanti della Conferedazione italiana agricoltori: Giannicola D’Amico, vicepresidente vicario regionale di CIA Puglia, e Emanuela Longo, direttore provinciale di CIA Salento.
Questi i punti e le proposte all’ordine della discussione:
- l’impegno della Regione per il monitoraggio ed il sequenziamento delle nuove varianti di Xylella deve essere supportato a livello nazionale ed internazionale, con nuovi finanziamenti per il reimpianto.
- in quest’ottica, Pentassuglia ha chiesto finanziamenti per un piano decennale di ristori da erogare agli olivicoltori che devono procedere con i reimpianti delle specie resistenti per ripristinare il potenziale produttivo olivicolo nelle province di Lecce e Brindisi attualmente azzerato dalla Xylella
- è stata approvata la proposta di CIA Puglia al fine di snellire gli iter burocratici sui reimpianti e di far scorrere più velocemente la graduatoria, dando immediata priorità a quegli olivicoltori che sono già pronti a procedere.
- CIA ha apprezzato il lavoro portato avanti dalla Regione in sinergia con l’Università statunitense di Berkley, la quale ha a sua disposizione la più grande banca dati delle tipologie del batterio, dal quale d’altronde esso è giunto in Puglia per mezzo. All’università californiana verranno inviati i campionamenti relativi alle nuove subspecie rinvenute nell’ultimo periodo, fra le quali qualla “Fastidiosa fastidiosa”, che hanno attaccato a Triggiano piante di mandarlo e di ciliegio. Se la datazione dell’infezione risulterà recente si continuerà con l’eradicazione immediata delle piante infette e delle piante presenti nel raggio di 50 metri, altrimenti si valuteranno misure alternative.
Anche secondo Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA, il lavoro faticosissimo di rigenerazione delle campagne salentine non può essere lasciato sulle spalle della Regione, ma richiede l’impegno fattivo del Governo nazionale, degli organismi comunitari e dei centri di ricerca internazionali più avanzati. “Ci diano le risorse e i quadri normativi adeguati per velocizzare il percorso che deve necessariamente portare a bloccare la propagazione del batterio una volta per tutte e a iniziare finalmente un processo di rigenerazione non più procrastinabile”, conclude Sicolo.
Il quadro nelle campagne del territorio straziato dalla Xylella è al momento in continua evoluzione. Se per molto tempo le piantagioni di ulivo secche sono rimaste a fare una terrificante mostra di sè, gli espianti negli ultimi due o tre anni si stanno susseguendo ad un ritmo elevato. Infatti molti paesaggi rurali, agli occhi di chi li ha sempre frequentati, risultano stravolti. Si nota il tentativo di reimpianto delle varietà resistenti, ed in alcuni casi anche quello del semplice innesto. Ma il lavoro da fare per ridare sembianze apprezzabilmente ricche e variegate alle campagne del sud della Puglia non può limitarsi al solo ulivo ed ai lunghi tempi di crescita dei nuovi insediamenti olivicoli, senza dimenticare che essi comunque non potranno riempire gli occhi come facevano gli uliveti ultrasecolari.