Centro di riferimento per i disturbi alimentari a Lecce
Avviato il cantiere nell’ospedale Vito Fazzi
Il centro di riferimento per i disturbi alimentari a Lecce ha recentemente segnato un’importante pietra miliare nella lotta contro i disturbi alimentari, s avvirà un nuovo reparto dotato di posti letto e assistenza h24. Questa novità rappresenta una vera e propria svolta per il Sud Italia, offrendo un servizio unico per coloro che soffrono di forme severe di queste patologie.
La nuova unità, ribattezzata Fed – Feeding and eating disorders unit 24h, è frutto del lavoro e della dedizione di Caterina Renna e del suo team. L’approccio multidisciplinare e intensivo adottato da questo centro promette una gestione integrata della malattia, combinando terapie mediche, supporto psicologico e strategie di riabilitazione alimentare personalizzate.
Le testimonianze di giovani ragazze che hanno lottato contro i disturbi alimentari sottolineano l’importanza cruciale di centri specializzati come quello di Lecce. “Stavo camminando verso la mia morte“, confessa una di loro, sottolineando quanto il cibo fosse diventato un nemico insidioso. La creazione di un reparto specificamente dedicato a queste patologie offre un raggio di speranza non solo per i pazienti ma anche per le loro famiglie, che spesso si trovano disorientate di fronte alla complessità della malattia.
Una novità nel panorama sanitario del Sud
Il centro di riferimento per i disturbi alimentari di Lecce si distingue come l’unico nel suo genere in tutto il Sud Italia, ponendosi come un modello di eccellenza nella cura e nella ricerca. La presenza di un reparto con assistenza continua è fondamentale per affrontare le fasi critiche dei disturbi alimentari, che richiedono un intervento tempestivo e personalizzato.
La forza di questo centro risiede nel suo approccio olistico alla malattia. Il team multidisciplinare lavora in sinergia per affrontare ogni aspetto del disturbo, dalla dimensione fisica a quella emotiva, offrendo percorsi di recupero che mirano al benessere globale del paziente. Questo approccio rappresenta la nuova frontiera nel trattamento dei disturbi alimentari, ponendo il paziente e le sue specificità al centro del percorso di guarigione.
Questa iniziativa sottolinea l’importanza di un approccio integrato e specializzato nella cura di queste malattie, dimostrando come la dedizione e la professionalità possano aprire la strada verso la guarigione e il recupero.