A Ceglie Messapica e Corigliano d’Otranto due vicende dall’uguale tinta macabra ma dal diverso esito legale
Due storie tristemente simili, nel loro contenuto a metà fra il macabro e la marginalità economica e sociale, verificatesi di recente nelle province di Lecce e Brindisi, stanno giungendo in questo periodo a diversi esiti processuali. Stiamo parlando della vicenda di due anziani, l’84enne di Corigliano d’Otranto Antonio Caracciolo e l’82enne di Ceglie Messapica Maria Prudenza Bellanova, entrambi ritrovati morti nelle loro abitazioni a distanza di molti mesi dalla loro scomparsa che i figli avevano provveduto ad occultare, con l’intento di continuare ad intascare gli assegni pensionistici di cui godevano.
Il caso di Corigliano d’Otranto
Il figlio del signor Antonio, il 56enne Luigi Roberto Caracciolo è accusato di occultamento di cadavere e di truffa aggravata all’Inps per una somma totale di circa 10.900 euro (pari a 604 euro mensili per il periodo che va dal settembre del 2021 al 15 marzo del 2023). Egli aveva lasciato il padre in una camera al primo piano della sua abitazione, camera cui aveva provveduto ad assicurare un sistema di areazione e refrigerazione con l’apertura permanente della finestra e l’accensione di ventilatori ma anche predisponendo, nell’attiguo bagno, una lampada insetticida.
Imperturbabile, alla scoperta da parte delle forze dell’ordine di un cadavere scheletrificato nella sua abitazione, aveva risposto sostenendo che il padre, per quanto gli fosse noto, si trovava in Svizzera. Indagato inizialmente anche per omicidio volontario, l’esame autoptico al quale la salma fu sottoposta dal medico legale Alberto Tortorella servì sia per attribuire un riconoscimento formale a quei resti sia per constatare come la morte fosse stata la conseguenza di un evento naturale, avvenuto circa 18 mesi prima dalla scoperta del cadavere.
Luigi Roberto Caracciolo, al termine del processo per le indagini preliminari e alla perizia psichiatrica alla quale è stato sottoposto, è stato riconosciuto seminfermo mentalmente ed incapace di stare in giudizio, ed è stata pertanto disposto, a partire dallo scorso mese di gennaio, il suo ingresso in una Comunità riabilitativa assistenziale psichiatrica, dove è sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata.
Il caso di Ceglie Messapica
Vicenda dai contenuti perfettamente sovrapponibili nelle dinamiche quella accaduta a novembre 2022 nel comune della Valle d’Itria dove, in un’abitazione di campagna fu scoperto il corpo, deposto in un frigo a pozzetto e per questo ben conservatosi, di Maria Prudenza Bellanova. Furono alcuni parenti a mettere i Carabinieri sulle tracce della signora Bellanova quando, dopo essersi recati nella sua abitazione per incontrarla, avevano notato la riluttanza tenuta dal figlio rispetto alle loro domande sulle condizioni dell’anziana, di cui non sapevano nulla da molti mesi. L’autopsia, affidata in questo caso medico legale Domenico Urso, sancì che si era trattato di una morte naturale, in quanto il corpo non evidenziava segni di violenza.
Anche in questo caso all’uomo sono contestati l’occultamento di cadavere e l’indebita percezione di erogazione ai danni dello Stato, per un importo complessivo, da marzo a novembre 2022, di 11.125 euro, comprensivi di pensione di vecchiaia e di indennità di accompagnamento.
In questo caso, però, il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Brindisi, Vittorio Testi, ha respinto la richiesta di sottoporre l’uomo ad un esame psichiatrico per valutarne la capacità di intendere e di volere avanzata dal suo legale, Aldo Gianfreda, fissando il processo con rito abbreviato, modalità della quale la difesa ha scelto di avvalersi, per il prossimo 11 giugno.
Due storie pressoché identiche, diversi sono stati riconosciuti essere tuttavia gli status dei responsabili, a seguito delle valutazioni fatte dai giudici in merito alle rispettive responsabilità. Da una parte una valutazione di semi infermità mentale m, dall’altra la decisione di non concedere neppure la valutazione. Le due vicende, pur non rappresentando casi eccezionali nel panorama della cronaca italiana, fanno in ogni caso entrambe meditare sulle cause primarie che le hanno determinate, sui contesti sociali al cui interno inquadrarle.