Dirigente medico del Policlinico Riuniti di Foggia sospeso dall’attività ambulatoriale

Dopo una verifica fatta sui volumi dell’attività ambulatoriale, nel sesto bimestre del 2023, è scattato un accertamento per la sospensione di un dirigente medico dall’attività ambulatoriale a Foggia.
Immediato l’accertamento per la sospensione del dirigente medico del Policlinico Riuniti di Foggia dall’attività ambulatoriale.
La causa è stata un’eccessiva erogazione delle prestazioni in regime alpi.
Il 30 ottobre 2023, lo stesso dirigente medico del Policlinico Riuniti di Foggia ha inviato una comunicazione via mail, esprimendo la sospensione dall’attività ambulatoriale istituzionale.
Tale decisione è stata motivata dalla presunta mancata corresponsione degli emolumenti relativi all’attività intramoenia, a seguito di verifiche condotte dall’area personale.
Il 15 novembre successivo, il direttore amministrativo ha preso atto della gravità delle dichiarazioni e ha sollecitato l’intervento dell’organismo paritetico di promozione e verifica dell’alpi.
L’obiettivo era ottenere un parere preventivo sulle azioni da intraprendere nei confronti del dirigente medico, nel rispetto delle procedure stabilite dal regolamento aziendale sull’alpi.
Dalla verifica dei volumi dell’attività ambulatoriale del sesto bimestre del 2023, relativi alla struttura cui è affiliato il dirigente, è emerso che il volume delle prestazioni in regime alpi superava quello dell’attività istituzionale.
Il dirigente della struttura semplice dipartimentale “gestione cup e libera professione”, in data 11 gennaio, ha comunicato al direttore della struttura e ai dirigenti medici coinvolti nell’attività, l’urgenza di adottare le misure necessarie per superare il disallineamento dei volumi. Questo al fine di evitare possibili sanzioni, come la revoca o la sospensione dell’esercizio dell’alpi, come previsto dall’art. 13 del Regolamento Regionale n° 2/2016.
Il 15 gennaio 2024, il dirigente medico ha confermato, che i volumi delle prestazioni erogate in alpi risultavano superiori a quelle dell’attività istituzionale nel sesto bimestre del 2023.
Espresso un parere a riguardo, si è decisa la sospensione dell’autorizzazione all’esercizio della libera professione per un periodo di tre mesi, a partire dal 28 febbraio c.a.