Brindisi: risolta la questione occupazionale delle lavoratrici del Centro Crisalide, rimangono i veleni
A tempo di record, rispetto alla manifestazione di martedì indetta dalla CGIL e alla conferenza stampa del vice sindaco di Brindisi Massimiliano Oggiano, interrotta bruscamente per il sopraggiungere di una delegazione di manifestanti e condita da un gesto di sfida lanciato da Oggiano agli stessi, è stata trovata una soluzione in grado di risolvere la problematica occupazionale.
Erano presenti, al tavolo di crisi sindacale, tutti gli attori coinvolti dalla vicenda: Maurizio Moscara, direttore dell’Ambito di zona per i servizi sociali dei comuni di Brindisi e San Vito dei Normanni, rappresentati rispettivamente dal vice sindaco Oggiano e dalla sindaca Silvana Errico, il consulente della Programmazione economica del Consorzio, Paolo Colapietro, le rappresentanze sindacali di CGIL, CISL e UIL, Francesco Parisi e Lucia Scarafile in rappresentanza del Forum del Terzo Settore.
In collegamento i dirigenti dell’assessorato al Welfare della Regione Puglia, i quali hanno preliminarmente chiarito che lo stanziamento di 40 mila euro che la Regione emana per i Centri antiviolenza di tutti gli Ambiti sociali di zona, non sia passibile di integrazioni. A questo punto, per salvaguardare i livelli occupazionali attuali del Centro Crisalide, composto da otto operatrici, così come l’esperienza preziosa maturata dalle stesse sul campo, si è reso necessario ricorrere alle pieghe del bilancio comunale, ai fondi del comparto “Lotta alla povertà”, tramite i quali sarà possibile remunerare il servizio per garantire la sua continuità assistenziale, rispettando il regime delle 4 figure professionali obbligatorie ma anche conservando la collaborazione lavorativa delle altre 4 figure professionali attualmente contrattualizzate.
In coda, tuttavia, i veleni politici sono tutt’altro che stemperati. Insorto il centro-sinistra, posto su una posizione di totale condanna rispetto a quanto fatto dal vice-sindaco Oggiano che, nell’interrompere la conferenza stampa che stava tenendo sulla questione, aveva mandato dei baci volanti alle manifestanti. Quest’oggi egli ha voluto chiarire, in un’intervista al Quotidiano, come la sua decisione sia maturata in seguito ad una indebita e violenza irruzione delle manifestanti nella sala conferenze, che non consentiva di proseguire la conferenza in un clima che non sconfinasse nel “clima da stadio”. Il vice sindaco ha espresso però, soprattutto, la sua totale incapacità di comprensione delle ragioni di una manifestazione convocata a dispetto del Tavolo sindacale già programmato per il giorno seguente, e tenutosi per l’appunto ieri, nel quale le soluzioni alla problematica in oggetto sono state trovate con uno sforzo interamente a carico dei Servizi sociali comunali, assicurando peraltro un finanziamento strutturale di cui il Centro finora non godeva.