Veglie in allerta: la tecnica del citofono per furti
Veglie in allerta dopo una serie di tentativi di furto sventati grazie alla prontezza dei cittadini e all’efficacia delle telecamere di sicurezza. Nel piccolo comune pugliese, una tecnica tanto semplice quanto insidiosa ha rischiato di aprire le porte a malintenzionati: la citofonata per verificare la presenza in casa degli abitanti.
Nelle serene serate di Veglie, un’Audi station wagon di colore scuro è stata immortalata mentre si aggirava con sospetto per le strade. A bordo, tre individui mascherati da un berretto da baseball e guanti neri, pronti a mettere in atto il loro piano. La tecnica è semplice: uno di loro si avvicina al citofono, suona, e attende una risposta per assicurarsi che la casa sia vuota. Ma Veglie era pronta.
Il primo segnale di allerta è stato registrato quando, dopo una citofonata, i residenti hanno risposto, costringendo i malintenzionati a desistere senza nemmeno tentare l’effrazione. I tentativi, pur falliti, hanno destato preoccupazione tra la comunità, che ha prontamente condiviso i video sui canali social per aumentare la vigilanza.
Le forze dell’ordine, avvisate degli strani movimenti, hanno subito intensificato i controlli, consapevoli che bande di questo tipo possono facilmente spostarsi da un comune all’altro. La vicenda di Veglie insegna l’importanza della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine nella prevenzione dei crimini.
I casi di tentato furto a Veglie servono da monito: è fondamentale rimanere vigili e dotarsi di sistemi di sicurezza efficaci, come telecamere e allarmi, che possono fare la differenza nel sventare potenziali pericoli. La comunità di Veglie ha dimostrato di essere un esempio di resilienza e prontezza, elementi chiave nella lotta contro la criminalità urbana.