Grano estero a Manfredonia: allarme per il Made in Italy
Grano estero a Manfredonia solleva preoccupazioni riguardo al futuro del Made in Italy. La recente invasione di grano dall’estero al porto di Manfredonia ha acceso gli allarmi tra gli agricoltori locali, segnalando un momento critico per il settore cerealicolo pugliese. Gennaro Sicolo, a capo di CIA Puglia, sottolinea l’urgenza di azioni concrete da parte del Governo per garantire la tracciabilità e la qualità del grano importato, fondamentali per la salvaguardia dei consumatori e della filiera grano-pasta.
Ciò rappresenta un campanello d’allarme per l’autenticità del Made in Italy. Questa situazione ha scatenato la reazione degli agricoltori locali che, vedendo le loro fatiche messe a rischio da prodotti esteri di dubbia provenienza, chiedono interventi rapidi e decisi.
Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia, ha evidenziato come questa sia una battaglia di lungo corso per l’associazione, che da oltre un anno si impegna attivamente a favore della tracciabilità e della qualità del grano, con l’obiettivo di proteggere i consumatori e i produttori onesti. Le importazioni indiscriminate minano il valore del grano italiano, compromettendo non solo l’economia locale ma anche la salute dei consumatori.
La richiesta di attivazione di Granaio Italia da parte di CIA Puglia mira a instaurare misure stringenti per la verifica della provenienza e della qualità del grano estero, assicurando trasparenza e sicurezza per i consumatori. Questa iniziativa è supportata dalla raccolta firme e dall’adesione di numerose istituzioni locali, dimostrando un ampio consenso sulla necessità di tutelare il settore.
Il calo delle quotazioni del grano duro, aggravato dai conflitti internazionali e dall’aumento dei costi di produzione, rende ancora più pressante l’esigenza di una politica agricola che protegga i cerealicoltori italiani. La rinuncia alla semina da parte di molti agricoltori pugliesi è un segnale allarmante che richiede un intervento immediato per prevenire un ulteriore degrado della cerealicoltura italiana.
La battaglia di CIA Puglia non è isolata: è un appello all’azione condiviso da molti altri attori del settore, che riconoscono nella tracciabilità e nel controllo del grano estero le pietre angolari per la difesa del Made in Italy. Questo impegno si traduce in una richiesta chiara al Governo: attivare senza indugi Granaio Italia per fermare l’emorragia che minaccia la cerealicoltura pugliese, vitale non solo per l’economia regionale ma per l’intero paese.