Sulla Taranto-Massafra è scontro fra parlamentari di Maggioranza e Opposizione
La strada Statale 7 che, iniziando dagli sconfinati stabilimenti dell’impianto siderurgico tarantino conduce in territorio di Massafra, è un’arteria ad elevatissima percorrenza di mezzi motorizzati. Essa si propone come ideale prolungamento della Statale 100, che poi conduce verso Mottola ed il barese, imitandone purtroppo i limiti e le carenze progettuali: carreggiata unica, a doppio senso di circolazione, con tutti i rischi, e le tragedie stradali, ad esse connesse. L’ammodernamento di simili arterie avrebbe dovuto essere obiettivo primario da moltissimo tempo, da molto prima, in fondo, che manovre restrittive imposte dal rispetto di insensati parametri europei, finissero col rendere superfluo e trascurabile pure quanto è oggettivamente di primaria importanza. Dal secolo scorso, in sostanza.
Ora, così come sta avvenendo per la Bradanico-Salentina, vicenda di cui stiamo dando su Puglia Press ampia copertura, pare che ci si stia risvegliando da un colpevole e lungo torpore. E’ botta e risposta, tuttavia, come si conviene alle beghe politiche del nostro Paese, sulla paternità del finanziamento col quale si pensa di mettere mano alla Statale 7: da una parte la Maggioranza di centro-destra che, attraverso il parlamentare Vito De Palma, fa sapere di essere direttamente impegnato, dopo opportuna ispezione con i tecnici del Ministero delle Infrastrutture a chiedere, nella prossima seduta del CIPESS, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile, l’approvazione dei provvedimenti occorrenti per l’utilizzo dei 4,5 milioni e mezzo di euro facenti parte un precedente stanziamento di 65 milioni di euro approvato per la Puglia nel 2017, e poi non utilizzato per volontà, afferma De Palma, della Regione Puglia.
Dall’altra parte della barricata, non si è fatta attendere la replica piccata di Ubaldo Pagano, deputato pugliese e Capogruppo del Partito Democratico in Commissione Bilancio a Montecitorio, il quale ha voluto precisare che il finanziamento destinato al raddoppiamento delle corsie della Taranto Massafra, sia il frutto di un emendamento da lui elaborato più di un anno e mezzo fa, durante il governo Draghi. Ora, ha continuato Pagano, è lunare che Tullio Ferrante, sottosegretario al ministero delle Infrastrutture, prenda per sè un merito che non gli compete, avendo addirittura non presenziato e non risposto ad un’interrogazione parlamentare, nella quale Pagano aveva chiesto espressamente conto di quale fine avessero fatto i 4,5 milioni fatti stanziare per l’intervento sulla Statale 7.
Augurandoci che si arrivi ad un risultato concreto, finalmente, non possiamo non ascrivere l’ennesimo aneddoto al corposo registro del “teatrino della politica”.