Ritardo lavori al San Cataldo, il botta e risposta tra Amati e il gruppo FdI
Il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione, Fabiano Amati, ha dichiarato che i lavori nell’area di cantiere destinata all’alta tecnologia sono stati sospesi a causa dei ritardi nei finanziamenti. I 105 milioni di euro per arredi e attrezzature non sono ancora stati assegnati alla Asl Taranto, e i 5 milioni di euro di cofinanziamento regionale non sono stati erogati.
Amati ha evidenziato che anche se i fondi venissero assegnati oggi, la sospensione dei lavori non potrebbe essere revocata prima di quattro mesi a causa delle procedure burocratiche necessarie. Ha espresso preoccupazione per i continui ritardi nella definizione delle procedure di acquisizione dei beni e attrezzature, poiché potrebbero comportare l’acquisto di tecnologie obsolete o richieste di aggiornamenti dei prezzi.
Ha chiesto alla Giunta regionale di erogare immediatamente la quota di cofinanziamento di 5 milioni di euro e ha fatto appello ai parlamentari pugliesi affinché sollecitino l’adozione del decreto interministeriale per l’assegnazione delle risorse.
In risposta alle accuse di ritardi da parte del Governo, il gruppo di Fratelli d’Italia (il capogruppo Francesco Ventola, il consigliere tarantino Renato Perrini, e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis e Michele Picaro) ha sostenuto che non ci sono ritardi nei finanziamenti e che si tratta di normali tempi tecnici per finalizzare l’Accordo di Programma. Hanno evidenziato che il Ministero della Salute ha avviato prontamente la procedura per la sottoscrizione dell’Articolato Contrattuale e che la Regione Puglia deve ancora firmarlo e richiedere l’ammissione al finanziamento.
Tuttavia, Fratelli d’Italia ha criticato il Presidente della Regione, Michele Emiliano, per non aver ancora stanziato i 5 milioni di euro di cofinanziamento regionale, nonostante non richiedano le stesse procedure burocratiche. Hanno attribuito le responsabilità per i ritardi ai precedenti governi rosso-gialli che hanno governato l’Italia e la Puglia.
La situazione finanziaria precaria minaccia il completamento del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto e richiede azioni immediate per garantire il rispetto delle scadenze e l’allocazione dei fondi necessari.