Ecco perchè Lucio & Lucio pugliesi più di quanto si pensi
Lucio & Lucio pugliesi più di quanto si pensi. Lucio Dalla e Lucio Battisti legati anche dal loro amore per la Puglia e i pugliesi.
Lucio Dalla prendeva una villa in affitto alle Isole Tremiti precisamente a Villa San Domino. Diceva che in quel posto trovava ispirazioni e si rifugiava per scrivere delle nuove canzoni.
Aveva anche un’altra villa sull’isola di San Nicola a poca distanza dalla chiesa delle Diomedee.
In una intervista diceva che in Puglia sentiva i suoni e vedeva i colori diversamente da altri luoghi. Lo affascinava il cielo di quell’azzurro che abbagliava gli occhi.
Insomma, si sentiva a casa, tanto da decidere di mettere su uno studio di registrazione
C’è chi dice che “Come profondo il mare” sia stata scritta proprio su quell’isola dove oggi fanno a gara, pagando a suon di “euri” l’affitto di una di quelle due ville anche per un brevissimo periodo.
Nel 2003 Lucio Dalla fu vicinissimo a venire a Portici d’Estate la manifestazione di moda e spettacolo ideata da Antonio Rubino direttore della nostra testata.
“Fui accompagnato da Lucio Dalla nella sua villa San Dominio da Gino Russo, che era il più grosso promoter ed impresario del Centro Sud Italia e scomparo un anno fa – racconta il direttore. Lucio era ospitale ti metteva subito a proprio agio, questo grazie anche a Gino. Ci offrì delle birre fresche. Ricordo una casa molto vissuta tanto da sembrare disordinata.
Avevamo trovato l’accordo dovevamo solo definire. Ma proprio quell’anno, verso gli inizi di Luglio, in quella edizione che si fece in Piazza Crispi a Martina Franca vicino al monumento dei caduti, morì all’improvviso mia madre e non riuscii a perfezionare il contratto nei tempi stabiliti. Dovetti fare tutto in pochissimo tempo. Fu l’anno che presentò Barbara D’Urso e fui costretto a scritturare all’ultimo momento Patti Pravo addirittura mettendo un aereo a disposizione tutto per lei per farla andare a prendere dalla Sardegna fino a Brindisi.
Lucio è stato un grande rimpianto, ma i qualche modo sono stato contento quando Renzo, in una delle prime commemorazioni dopo la sua scomparsa, canto da casa sua in diretta per la RAI”
Lucio Dalla era nato il 4/3/1943 (impossibile non saperlo), il giorno dopo venne alla luce Lucio Battisti.
Nell’arco di queste 24 ore, avrebbero compiuto ottanta anni. Entrambi amavano la Puglia.
Lucio Dalla era molto legato alla Puglia, soprattutto alla Capitanata, in particolar modo al Gargano e a Ma C’è sempre qualcosa che lega le persone ai luoghi lontani rispetto quelli che notoriamente conosciamo come loro abituali dimore.
Così era per Dalla. Sua madre era una sartina di paese, nata proprio a Manfredonia. Proprio per questo si sentiva a casa in questi luoghi.
La sua storia musicale traeva ispirazione dal mare. I pescatori sono stati spesso protagonisti delle suo storie musicali.
Per noi pugliesi Lucio Dalla e Lucio Battisti hanno un posto speciale nei nostri ricordi nel cuore
Lucio Battisti, con Mogol, solevano rifugiarsi, a comporre, sulla spiaggia di Torre Squillace dove, tutt’ora, c’è una casa che pare sia stata loro dimora. In questa abitazione, sembra siano state scritte le più belle canzoni interpretate da Lucio. Ci riferiamo al periodo che va da metà anni ’60 alla fine degli anni ’70. Con quel sole e quel mare, riuscivano a comporre serenamente. E’ facile arrivarci da Porto Cesareo.
Poi c’è una leggenda che riguarda “Acqua azzurra, acqua chiara”. Si racconta che nel tarantino, fra Palagiano e Massafra, nella Marina di Chiatona abbiano composto questo meraviglioso testo, mentre erano in gita in queste località. Secondo le dicerie di quei luoghi, sembra che ad ispirare i due geni della musica italiana, siano state le lunghe distese di sabbia che, nei giorni di tramontana, contribuiscono a rendere la sua acqua chiara e trasparente.
Quindi acqua azzurra, acqua chiara… Ma ci sarebbe poi l’amicizia e la scoperta di Adriano Pappalardo, originario di Copertino (Lecce), che spesso trascorreva intere giornate con loro nel golfo di Squillace.
Chissà che oggi i “Luci” insieme, uno al pianoforte, l’altro alla chitarra accompagnando con dei gorgheggi le loro celebri canzoni non stiano facendo il più bel concerto dell’universo