La follia di Blanco rasenta il delirio
La follia di Blanco rasenta il delirio Voltaire disse che “Soltanto i deboli commettono crimini: chi è potente e chi è felice non ne ha bisogno”, e quella bestia, di nome Blanco, quella bestia è un debole, altrimenti non si spiegherebbe la sua reazione drammatica, il suo sentimento di non accettazione “non sentiva la sua voce” , perché un ragazzo che non si è fatto scrupolo di distruggere il palco, così freddamente è una bestia debole.
La prima serata del festival di Sanremo riserva uno spettacolo indecoroso, altamente nocivo dell’immagine della Nazione. Dopo la mezzanotte Blanco si presenta sul palco per presentare il suo nuovo singolo “L’isola delle rose”. A causa del sopraggiunto errore tecnico “non mi sentivo in cuffia e ho voluto lo stesso divertirmi“, ha distrutto dolosamente il palco sanremese.
“Era dai tempi di Bugo e Morgan che non vivevo qualcosa di simile”, commenta Amadeus.
La follia di Blanco rasenta il delirio
Blanco può essere nostro figlio, nostro fratello e non possiamo ignorare questo segnale di un degrado costante e crescente della nostra società. Come rispondono le istituzioni, come risponderebbe la famiglia, gli organizzatori del festival? Sembra quasi che per tutelare il buon nome del festival non si debba parlare di questo episodio.
Non sarà certo questa vicenda a buttare fango sull’evento canoro così longevo e neanche sui molti ragazzi che si esibiscono in modo civile, ma non si può far finta che non ci sia una degenerazione violenta e spavalda che va osservata e ricondotta sui binari della civiltà e del rispetto delle regole.
Non si può pensare di ignorare un problema per risolverlo. Vogliamo che i nostri giovani siano protetti da queste manifestazioni di arroganza e violenza. Per fare questo non si può tacere ma bisogna mettere sotto la lente di ingrandimento certi comportamenti da isolare. Solo affermando con forza gli avvenimenti da condannare fermamente possiamo sperare di dare un esempio di “bellezza” e non di omertà e sottomissione ad una certa “cultura” becera. Amiamo il nostro festival e non lo lasceremo preda di gente che non conosce il rispetto, la civiltà e la fratellanza.
La follia di Blanco rasenta il delirio
Il messaggio che gli italiani dovrebbero lanciare al mondo intero, “Non voltatevi dall’altra parte!”. Quello che si cerca di far capire che il termine “violenza” non è soltanto un concetto astratto eufemistico: chi distrugge e non rispetta il lavoro altrui è una bestia e basta, e tale va punito con il massimo della pena. Nella sua certezza senza distinzioni di sorta e di benefici.