LA MURGIA HA MARCIATO CONTRO LA GUERRA AL GRIDO DI PACE E SOLIDARIETA’
Art.11 Cost : ” L’ Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo “.
Bandiere, cartelli, disegni, marcia al suono di canzoni inneggianti alla pace sulla Terra, alla pace che costruisce amore, solidarietà, fratellanza.
La marcia della comunità murgiana del 19 marzo 2022 per la Pace, è stata commovente ma gioiosa, nella speranza che presto gli aerei finiranno di spargere morte e i cannoni possano sparare solo fiori. Una comunità attonita da questa grave invasione in Ucrania che potrebbe sfociare in una guerra di grandi proporzioni.
I diritti umani non si difendono con la guerra, poiché su di tutti si scaglierebbe il peso di una catastrofe umanitaria, oltre che di una crisi economica ed energetica di proporzioni incontrollabili.
La Murgia stamattina ha fatto sentire, forte e chiara, la voce di chi ripudia la guerra. Una marcia che ha fatto sventolare il vessillo della pace accanto alla bandiera nazionale, interpretando la sensibilità e le preoccupazioni diffuse nelle nostre comunità sull’ attuale situazione di crisi internazionale che non arretra.
La situazione sta peggiorando , malgrado questo, è scandaloso non cessano i conflitti armati e si inviano le armi in Ucraina.
Tanti giovani, scolaresche, docenti, hanno marciato insieme ad altri cittadini per 5 km del percorso da Altamura a Campo 65. La Marcia della pace ha rappresentato un appuntamento di grande significato per i suoi alti valori, perché abbiamo bisogno di recuperare il senso importante di parole come solidarietà, tolleranza, convivenza civile tra i popoli, non violenza, accoglienza, inclusione sociale e metterle in pratica anche nella quotidianità, anche nelle nostre case. Bisogna rinnovare la cultura e l’ impegno per ritrovare la pace ovunque, nelle nostre città, nei nostri quartieri e nel mondo intero.
In occasione di questa iniziativa, l’ Arcivescovo della Diocesi di Altamura – Gravina in Puglia – Acquaviva delle Fonti, Mons Ricchiuti : “ Venivamo da Altamura e Gravina, attraversando la strada abbiamo notato degli alberi fioriti, è questa una speranza si o no ? Misericordia e verità si incontreranno, giustizia e pace si baceranno. No alla Guerra, No alle armi, Si alla PACE, Si al Confronto. Un augurio ad abbracciarci, incontrarsi nella pace. Questa è la sua speranza, la nostra speranza “.
Padre Floris: ” Con l’ aiuto dei Comuni di Altamura, Gravina, Cassano, Spinazzola, Poggiorsini, con le parrocchie, la Caritas , licei, sono stati raccolti 30 tonnellate di aiuti,che arrivano alla frontiera Ucraina È questa guerra nascosta che dobbiamo smascherare, perché da questo tipo di guerra esplode quella delle bombe dei Cannoni. E allora dobbiamo metterci in gioco in prima persona per vivere e per affermare la pace. Ha concluso con questa riflessione “.
Nell’ arco della manifestazione si è evidenziato e si è augurato che una volta arrivati al cessate-il-fuoco, il prodigarsi per una conseguente de-escalation della crisi nel pieno rispetto del diritto internazionale, affidando alle Nazioni Unite il compito di gestire e risolvere i conflitti degli stati con gli strumenti della diplomazia, del Dialogo, della Cooperazione, del diritto internazionale. Nel rimuovere qualsiasi tipo di ingerenza indebita nella vita interna dell’ Ucraina. Favorire l’avvio di trattative per un sistema di reciproca sicurezza che garantisca sia l’ Unione Europea che la Federazione Russa. Lavorare insieme per l’ ampliamento della platea degli aderenti al trattato di proibizione delle armi nucleari.
La regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra.
Francesca Branà