EMILIANO SCRIVE A SPERANZA: ” VALUTARE RIAPERTURE, RISCHIO TENSIONI SOCIALI”
Le misure finalizzate al contenimento dell’ infezione e alla tutela della salute hanno richiesto importanti limitazioni della libertà personale, a loro volta inevitabilmente gravide di conseguenze economiche e fonti di contrasti sociali.
Tuttavia, l’ inadeguata gestione della pandemia non può certo essere identificata come causa diretta di un ipotetico declino della nostra regione. Al contrario, essa ha contribuito a rendere più manifeste tensioni già presenti e pronte a deflagrare. Trascorso il primo picco di criticità, avremmo dovuto riprendere la nostra vita, senza lasciare indietro le necessità lavorative, sociali, persino ricreative. Non è accettabile continuare a procastinare le chiusure. Ogni giorno c’è una manifestazione. E ogni giorno si legge sul volto delle persone la stessa rabbia mista a disperazione. Ora non c’è più modo di temporeggiare. O si affronta il problema o il rischio tensioni sociali, è imminente. Protestano ristoratori, titolari di bar, palestre, i lavoratori dello spettacolo chiedendo di poter rappresentare ” Una verità che viene tenuta nascosta ” : ci sono lavoratori che non hanno più un lavoro. Le chiusure dovute alla zona rossa, che dura da oltre 5 settimane, non sono più tollerabili.
Lo scrivono il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l’ assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci, in una lettera inviata al ministro Roberto Speranza.
” Si temono – scrivono – ripercussioni, ancor più significative, laddove i numeri di questa settimana dovessero confermare, per la Regione Puglia, le restrizioni in corso. Per queste ragioni vorremmo porre alla Sua attenzione, con l’urgenza del caso, il tema delle riaperture di talune attività economiche». Emiliano e Delli Noci evidenziano che «gli operatori del settore commercio (ambulanti in particolare, ma anche gestori degli esercizi commerciali in sede fissa) hanno avviato forme di protesta in tutta la Regione e lamentano sostanziali disparità di trattamento rispetto ad altre attività commerciali consentite (generi alimentari, beni di prima necessità). A queste si aggiungono le attività relative ai servizi alla persona». Quindi, anche alla luce «dell’esistenza di protocolli sanitari di prevenzione dei contagi applicabili alle attività commerciali, in sede fissa e su aree pubbliche, ed alle attività di servizio alla persona, per le riaperture in sicurezza, con la presente siamo a chiederLe di valutare la possibilità che anche gli altri esercizi commerciali (non solo alimentari e beni di prima necessità) possano riaprire, a far data dal 26 aprile 2021, nel rispetto dei protocolli di prevenzione e sicurezza ».
L’ economia pugliese è al collasso, per questo il governatore Emiliano ha deciso di scrivere al ministro Speranza di valutare le riaperture delle attività a partire dal 26 aprile.
Francesca Branà