Clamorosa decisione della Corte di Cassazione: il presidente dell’ordine degli avvocati di Taranto non poteva nemmeno candidarsi
Clamorosa decisione della Corte di Cassazione: il presidente dell’ordine degli avvocati di Taranto non poteva nemmeno candidarsi!
Le Sezioni Unite della Cassazione hanno accolto il ricorso degli avvocati tarantini Fabrizio Nastri e Filippo Lerario avverso l’elezione dell’avv. Fedele Moretti a presidente dell’Ordine degli Avvocati di Taranto.
Di conseguenza, la Suprema Corte ha rinviato gli atti al Consiglio Nazionale Forense che dovrà adeguarsi al principio di diritto enunciato e pronunciarsi sulla legittimità della elezione dell’avv. Moretti.
Avvocato Lerario sono stati due anni intensi, dalla candidatura di Moretti fino all’altro ieri, ma evidentemente avevate ragione fin dall’inizio di questa vicenda
“È stata una complessa vicenda giudiziaria che ha portato la questione dell’elezione dell’avv. Moretti fino alle Sezioni Unite.
Effettivamente la questione a noi era chiara fin dall’inizio, quando con la lista Rinnovamento guidata dalla collega Mirella Casiello iniziammo la campagna elettorale alla fine del 2018. Coloro che in precedenza avevano già svolto due mandati consecutivi in seno al Consiglio, non erano candidabili.
La maggior parte dei Consiglieri di lungo corso fece un passo indietro, Moretti tirò dritto, di fatto alterando gli equilibri e poi l’esisto elettorale di quella tornata di maggio 2019.
Dobbiamo infatti riprendere le parole della Suprema Corte che ribadisce la necessità di rimuovere le asimmetrie di potere che si creano nei consessi in ragione della permanenza in seno al Consiglio. A mio parere il risultato sarebbe stato differente se Moretti non avesse “tirato” il gruppo che lo sosteneva.
Di fatto, oggi quel gruppo di candidati (molti dei quali furono poi eletti) devono fare i conti con la realtà dei fatti che viene fuori dalla lettura della sentenza delle Sezioni Unite: Moretti non poteva essere nemmeno candidato, e , se fossi in loro, prenderei atto di aver dato sostegno a un programma che si è infranto sui muri del Palazzaccio”.
Cosa succede adesso avvocato Nastri?
“L’ineleggibilità ha effetti ex tunc, ora si aprono mille fronti, rispetto a tutto quello che è successo in questi due anni nel Consiglio. Le scelte politiche e economiche dell’Ente (che hanno inciso sulla vita di oltre 3.000 Colleghi) sono state prese da un presidente la cui candidatura era viziata, e da una maggioranza che lo sosteneva evidentemente credendo (e sbagliando) nella legittimità della sua posizione.”
Cosa significa?
“Mi spiego meglio con un esempio: sono state impegnate somme dell’Ordine per la difesa dell’Ente nei giudizi che sono stati promossi proprio a cagione dei comportamenti dell’avv. Moretti. Ci sono questioni pendenti dinanzi al Tar e delle quali la vostra testata ha dato evidenza la settimana scorsa, nonché la decisione di difendere le posizioni dello stesso Moretti dinanzi alla Suprema Corte.
Basta leggere la sentenza della Cassazione per comprendere l’infondatezza della posizione sostenuta dall’Ordine e la condanna al pagamento dell’ulteriore contributo unificato. Ebbene ora i Colleghi tarantini si troveranno a sostenere queste spese che sono state deliberate in Consiglio sotto la (ormai al tramonto) presidenza Moretti”.
Staremo a vedere se dopo la sentenza della Cassazione l’avvocato Moretti rassegnerà le proprie dimissioni da Presidente dell’ordine degli avvocati di Taranto oppure preferirà prendere altro tempo e attendere la (scontata) decisione del Consiglio Nazionale Forense
Vi terremo aggiornati.
Il testo della sentenza della Cassazione: