Bloccati i lavori di dragaggio del porto di Campomarino – cantiere posto sotto sequestro
Mattina movimentata nell’area portuale di Campomarino, dovuta al blocco del cantiere per il dragaggio delle acque, in quanto, dell’ operazione avviata non era stato posto a conoscenza il comune di Maruggio e neppure del tipo di scarico della melma. Pertanto, sono intervenuti sul posto: la Capitaneria di Porto, Carabinieri della locale stazione e Polizia Locale che hanno provveduto alla notifica del sequestro del cantiere e interruzione immediata dei lavori. Il tutto sarà ora trasmesso alla Procura della Repubblica e sarà quindi cura della Magistratura adottare i provvedimenti del caso. Della questione del porto di Campomarino e sulla necessità di effettuare dei lavori se ne è occupato spesso (a livello di cronaca) il responsabile regionale della Cpa Ambiente e giornalista ecologista, Mimmo Carrieri, il quale, in una sua nota, fa riferimento ad una determina della Provincia di Taranto, con la quale vennero rilasciate alla ditta “Torre Moline Spa” documento di compatibilità ambientale (Via – Vinca) e l’autorizzazione per il progetto di “Movimentazione di sedimenti marini finalizzata al ripristino del passo d’accesso al porto turistico di Campomarino di Maruggio (TA) e contestuale ripascimento della spiaggia limitrofa”. Viene sottolineato nella nota che, la stessa Provincia, nella determina in questione dettò anche le prescrizioni/condizioni impartite dagli Enti ed Amministrazioni coinvolti nel procedimento, in base alle quali venne sottolineato che “durante la fase di escavo e di ripascimento, la torbidità dovrà essere misurata in continuo (che si intende come necessariamente “automatica, autonoma, e continuativa durante l’intero periodo delle differenti fasi di monitoraggio”) al fine di monitorare l’andamento della torbidità durante i lavori e poter tempestivamente mettere in atto misure di mitigazione qualora dovessero essere superati i valori soglia determinati sulla base del monitoraggio della torbidità ante operam.” “Al contrario – conclude Carrieri – sulla spiaggia attigua venivano scaricati questa mattina dei reflui maleodoranti di colore oscuro che hanno portato l’amministrazione comunale e la Capitaneria di Porto a sottoscrivere il sequestro del cantiere”.