Manduria, Salina Monaci: lavori in corso
Mariggiò (direttore Riserve): promozione turistica ecosostenibile con le esperienze di teatro in natura e ciclotrekking. Sarà tutelata l’avifauna presente e implementata la biodiversità dell’habitat.
Lavori in corso alla Salina Monaci per la conservazione della biodiversità, progetto finanziato con 700mila euro. Una delle perle del territorio messapico è senza dubbio costituita dalle Riserve Naturali e, nel caso specifico, dalla Salina dei Monaci: essa costituisce un incantevole angolo di natura che racchiude in sé quel magico aspetto costituito dal mare e dalla naturale insenatura salina con contorno di dune e macchia mediterranea, il tutto aggraziato dal volo di fenicotteri rosa e popolato di altra fauna rara.
A tutela di tale importante riserva naturale interviene un progetto importante, finanziato con 700mila euro, su istanza promossa dal direttore delle Riserve Naturali, dottor Alessandro Mariggiò, e dal Comune di Manduria. «Non poteva concludersi meglio questo iter procedurale riguardante il finanziamento del progetto – dice Mariggiò – quale strumento atto a creare una coscienza ambientalista di conoscenza e sensibilizzazione, passando anche per la promozione turistica ecosostenibile, come le esperienze di teatro in natura e il ciclotrekking, fino a percorrere finalmente un importante nuovo percorso, possibile solo se forti delle esperienze consolidate e di lungimiranza: cioè quello della progettazione».
I fondi del finanziamento sono stati reperiti dai «POR Puglia 2014/2020 – Asse VI – Tutela dell’Ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali» – Azione 6.5 – 6.5.1, riguardante, «interventi di conservazione e tutela degli ambienti umidi e delle dune nelle Riserve Naturali Regionali Orientate del Litorale Tarantino Orientale e nel Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento», interamente dedicato, per l’area di Manduria, alla conservazione dell’area protetta Salina dei Monaci.
I lavori in corso prevedono: il ripristino completo delle staccionate presenti con la contestuale chiusura del lato del bacino salato con palizzata e barriere basse, al fine di evitare disturbi all’avifauna presente e proteggere l’habitat prioritario della Salicornia; ripiantumazione di specie vegetali autoctone per il restauro delle aree danneggiate degli habitat prioritari; implementazione della biodiversità sui cordoni dunali con ripristini delle dure erose attraverso i principi dell’ingegneria naturalistica; miglioramento dell’accessibilità lungo l’arenile con la chiusura dei varchi abusivamente aperti; installazione di una nuova torretta con funzioni di avvistamento incendi e birdwatching; installazione di tavole divulgative e bacheche sulla storia, i percorsi naturalistici, la flora e la fauna dell’area protetta; realizzazione di un isolotto per favorire la nidificazione dell’avifauna; ripristino dei muretti a secco dei due ingressi; installazione di cestini portarifiuti in legno.
Una serie di accorgimenti e migliorie che daranno ulteriore lustro ad una delle preziose risorse naturali tra le più gettonate del Salento, meta non soltanto del turismo estivo ma anche per moltissimi visitatori durante tutto l’arco dell’anno. Al suo interno sono disponibili, oltre ad un comodo tratturo transitabile a piedi, anche una serie di cartelli informativi, unitamente alla presenza di operatori della protezione civile e delle guardie ecologiche e zoofile, delegati dalle Riserve e impiegati sia nella sorveglianza sia nell’informare.
Il direttore Mariggiò si ritiene oltremodo soddisfatto per la realizzazione di questo progetto che premia il costante impegno nella salvaguardia e promozione delle aree di grandissimo valore naturalistico e patrimonio inestimabile.
Gianluca Ceresio