Distanziamento sociale? Mascherina? A Manduria e sulla litoranea sono un’opzione!
Volendo tirare le somme di una stagione estiva che, tra l’altro, si sta prolungando, in molti casi c’è davvero da rimanere basiti di fronte al menefreghismo di massa dimostrato sulle spiagge, durante alcune manifestazioni in piazza e in parte anche in alcuni luoghi di ritrovo. Un menefreghismo senza limiti che non trova alcuna spiegazione se non nella reazione contro quelle che vengono ritenute più delle imposizioni che negano le libertà individuali che non delle regole da seguire per evitare i contagi da Covid-19. Ciò che è accaduto in questo periodo estivo a Manduria, in parte rispecchia quanto purtroppo avviene anche in altre parti d’Italia. Intanto, sui diciotto chilometri di litoranea manduriana, per il 90% spiaggia libera, ma talmente libera che ognuno ha ritenuto (come sempre) di fare i propri comodi senza rispettare alcuna regola. Intanto, la moltitudine di bagnanti che ha invaso le spiagge manduriane, costituita soprattutto da “turisti sporca e fuggi” non ha rispettato le distanze di sicurezza tra ombrelloni, oltre ad avere infranto praticamente tutti i divieti dettati dall’ordinanza regionale. C’è da dire, comunque che, seppure i controlli siano stati eseguiti, sono stati davvero rari, mentre non si può prendere atto che per controllare 18 chilometri di litoranea sarebbe necessario un esercito di forze dell’ordine. In ogni caso, almeno per quanto attiene agli ombrelloni cosiddetti “segnaposto” la Polizia Locale ha operato diversi sequestri, mentre un po’ meglio è andata la viabilità gestita in maniera più adeguata rispetto agli altri anni. Comunque, (approfittando degli scarsi controlli) la maggior parte dei bagnanti e villeggianti, oltre a non rispettare il distanziamento sociale, si sono lasciati andare nella più squallida “anarchia”. Qualcuno ha installato la solita tenda e, dopo avere soggiornato nottetempo sull’arenile, al mattino si è lavato nel fiume Chidro adoperando bagno schiuma e shampo. Non finisce qui, perché ci sono stati anche improvvisati cuochi sulle spiagge che hanno portato da casa addirittura la cucinetta a gas ed hanno preparato spaghettate e banchettato sotto i gazebo appositamente installati. Non sono mancate neppure le competizioni sportive, tant’è che in molti casi si è giocato al calcio e al volley infastidendo non poco chi si era recato al mare per trascorrere qualche ora di relax. Non parliamo poi della spazzatura lasciata sia sulle spiagge che ai bordi delle stesse dove le dune sono state adoperate come wc. Su piazza delle Perdonanze dove ogni sera si svolge il mercatino multietnico, c’è stato affollamento e si è vista moltissima gente passeggiare a viso scoperto. Insomma un’ennesima stagione estiva davvero da dimenticare, soprattutto sotto il profilo della sicurezza, in quanto sono state disattese quasi da tutti le misure di prevenzione anti Covid.
Come recita un noto proverbio “il peggior sordo è quello che non vuol sentire” ed è proprio vero, in quanto, in occasione di comizi elettorali in piazza, l’assembramento c’è stato e come. Infatti, migliaia di persone si sono trovate a diretto contatto, moltissime di esse senza mascherina, felici di poter applaudire i propri rappresentanti politici, evidentemente incuranti però di poter arrecare danno a se stessi e agli altri. Dunque, il paradosso allo stato puro, in quanto, da una parte di sono comminate multe salate a carico di esercenti e commercianti, allorchè è stato trovato qualche cliente senza mascherina, dall’altra si è permesso di tutto sia in città, sulle piazze e in vari luoghi di ritrovo. Non potevamo evitare di raccogliere le impressioni di commercianti ed esercenti, in particolar modo di chi è stato sanzionato per aver permesso a qualche cliente di entrare senza indossare la mascherina. Dopo quanto si è visto su spiagge e nelle piazze, certamente saranno presentati ricorsi e non solo, in quanto, c’è chi ha dovuto chiudere la propria attività per qualche giorno che sta già pensando alla richiesta di un congruo risarcimento danni.
Gianluca Ceresio