Taranto – Calava dosi di cocaina con il “cestino” : arrestato spacciatore
TARANTO – Per spacciare si affidava al vecchio “paniere”. Uno strumento della nostra tradizione che ancora oggi, ogni tanto qualcuno, magari qualche anziana signora, cala dalla finestra o dal balcone della propria abitazione per consegnare o ritirare qualcosa, senza dover uscire di casa. Una soluzione dal sapore antico ma sempre efficace. Un pluripregiudicato tarantino di 59 anni, ha utilizzato questo strumento per poter spacciare comodamente dalla propria abitazione, ma è stato arrestato dai “Falchi” della Squadra Mobile.
I poliziotti, da qualche tempo, avevano infatti messo sotto osservazione il 59enne, sospettato di spacciare sostanza stupefacente dal suo appartamento, in via XXV Aprile al quartiere Paolo Sesto.
Numerosi, infatti, erano i giovani che da una stradina alle spalle dell’ingresso dello stabile, contattavano il “pusher” per acquistare una dose. Puntualmente, alla richiesta seguiva la consegna attraverso un piccolo borsello calato con una fune dalla finestra.
Dopo qualche giorno di appostamento i “Falchi” hanno fatto irruzione nell’abitazione dell’uomo per effettuare una perquisizione. L’uomo, visibilmente innervosito dalla presenza dei poliziotti, avrebbe sin da subito opposto una strenua resistenza al controllo, cercando in tutti i modi, ma inutilmente, di impedire agli agenti l’ingresso nell’appartamento.
L’attività di polizia, di lì a poco avrebbe però dato esito positivo: dietro l’armadio di una delle camere da letto, veniva recuperato il “borsello” annodato ad una corda, utilizzato per la consegna delle dosi e, sotto un cumulo di vestiti adagiati su una poltrona, un sacchetto con all’interno, cocaina. In un’altra stanza i falchi hanno poi trovato anche la somma di 100 ero in banconote di piccolo taglio.
Dopo aver recuperato lo stupefacente e concluso le operazioni di perquisizione dell’appartamento, l’uomo è stato accompagnato negli Uffici della Questura e arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, per essere infine condotto nel Carcere di Taranto.
Sotto sequestro la cocaina, per un peso complessivo di 25 grammi, un bilancino e la somma di denaro recuperato durante la perquisizione, ritenuto profitto dell’attività di spaccio.