Taranto – ArcelorMittal, morte del gruista: 9 persone indagate
TARANTO – Sono nove gli indagati per la morte di Cosimo Massaro, il gruista di ArcelorMittal precipitato in mare nel porto il 10 luglio scorso mentre era al lavoro su una gru che si è spezzata dopo essere stata investita da una tempesta. Il corpo è stato ritrovato dai sommozzatori a sei metri di profondità, dopo tre giorni di ricerche. Agli indagati sono stati notificati avvisi di garanzia in relazione all’esame autoptico eseguita nel pomeriggio di ieri.
Le ipotesi di reato sono di concorso in omicidio colposo e di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Tra gli indagati figura anche il datore di lavoro e gestore del siderurgico di Taranto di Arcelor Mittal, Stefan Michel Van Campe e altri dirigenti e responsabili di reparto dello stabilimento. La procura di Taranto, che indaga sulla morte di Massaro, potrebbe aprire una ulteriore inchiesta sull’incidente che si è verificato ieri nel reparto Laf dell’ex Ilva, dove una pinza e un bozzello sono precipitati al suolo senza provocare feriti. La procura è in attesa della relazione sull’accaduto dei tecnici dello Spesal. (Fonte ANSA)
Sull’incidente verificatosi ieri nel reparto LAF dello stabilimento ArcelorMittal (l’articolo completo a questo link), l’azienda ha diramato una nota stampa, sempre nella giornata di ieri: “ArcelorMittal Italia informa che questa mattina, nel magazzino spedizione a freddo (MAF) dello stabilimento di Taranto, era in corso l’attività di spostamento coil mediante carroponte. Mentre si svolgevano le operazioni di discesa, il carico aumentava la sua velocità e quindi il gruista, nel tentativo di fermare la manovra, ha immediatamente inserito il comando di salita e quindi di emergenza. L’intero carico, data l’altezza limitata della caduta, si è adagiato al piano magazzino senza causare danni a persone e cose. Lo stesso rotolo non ha subito alcun danneggiamento. Sono in corso verifiche elettriche e meccaniche.”