Taranto – Ex Ilva, 1400 dipendenti in CIG. Di Maio: “ArcelorMittal rispetti gli accordi”
TARANTO – Si è tenuto ieri l’incontro tra le sigle sindacali ed i vertici aziendali ArcelorMittal, in cui l’azienda ha spiegato nei dettagli la decisione di mandare in cigo 1500 dipendenti dello stabilimento tarantino. Decisione comunicata attraverso nota stampa il 5 giugno. Un incontro, che secondo il segretario di USB Taranto, Francesco Rizzo si è concluso con un nulla di fatto: “Ore di discussione sui lavoratori Ilva in Amministrazione straordinaria per terminare l’incontro con un “nulla di fatto” e senza trovare una soluzione condivisa. Abbiamo trovato un muro alzato dai gestori dello stabilimento, ArcelorMittal, che non hanno nessuna intenzione di dialogare in merito agli errori commessi e non sono disponibili ad intavolare nessun tipo di accordo. Inoltre – ha aggiunto Rizzo – ArcelorMittal ribadisce che questa loro posizione era già irremovibile prima della sentenza a loro sfavore emessa dal Giudice del Lavoro del Tribunale di Taranto e che li obbligava alla pubblicazione delle graduatorie del lavoratori in base alla quale sono stati scelti i criteri di assunzione in fabbrica o di esclusione dei lavoratori quindi posti in Amministrazione straordinaria. “
Intanto, il ministro dello Sviluppo Economico e vicepremier Luigi Di Maio ha chiesto ad Arclor di “tenere fede ai patti”, rispetto ad un accordo sottoscritto il 6 settembre scorso al MISE: “Sono stufo di aziende che firmano gli accordi e poi non vi tengono fede”. Di Maio ha annunciato la convocazione di un tavolo al ministero, incontro che non ha ancora una data ufficiale.