Taranto – “La città è nostra”, duro colpo al clan Di Pierro: condanne per oltre 600 anni | NOMI E FOTO
Sentenza del Tribunale di Lecce presieduto dal giudice Antonia Martalò relativa al processo “Città Nostra” (l’articolo completo a questo link).
Il collegio difensivo era composto dagli avvocati: Luigi Danucci, Maria Letizia Serra, Nicola Cervellera, Patrizia Boccuni, Gaetano Vitale, Salvatore Maggio, Angelo Casa, Rosato Martino Paolo, Elvia Belmonte,Paolo Zito,Andrea Silvestre, Luigi Rella, Luigi Esposito, Pasquale Blasi, Maurizio Besio, Ciro D’Alò, Fabrizio Lamanna, Gianluca Sebastio, Samantha Delli Santi, Marino Galeandro, Marco Fumarola, Alessandro Scapati, Maria Luigia Satta, Claudio Petrone, Ladislao Massari, Andrea Salinari, Vincenzo Sapia, Gaetano Melucci, Loredana Percolla, Paolo Zito, Giancarlo Catapano, Biagio Leuzzi, Graziano Antonella, Cristina Calò.
Le indagini furono avviate dalla Polizia nel 2015 quando il boss Cosimo Di Pierro, ritenuto un elemento di spicco del sodalizio criminale con a capo Gianfranco Modeo, ottene gli arresti domiciliari.
Il 25 giungo del 2016 gli agenti della Questura di Taranto, coadiuvati da personale delle Questure di Bari, Brindisi Lecce, Foggia, Potenza, Campobasso, della Sezione della Polizia Stradale di Taranto e del Reparto Prevenzione Crimine e Reparto Volo di Bari, diedero esecuzione ad un provvedimento di fermo emesso dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – presso il Tribunale di Lecce a carico di 33 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione per delinquere di stampo mafioso, tentato omicidio, estorsione aggravata dal metodo mafioso, rapina aggravata, detenzione illecita di armi clandestine, danneggiamento aggravato dal metodo mafioso e altro.
Un sodalizio criminale, profondamente radicato nel territorio del capoluogo jonico, organizzato in modo verticistico, incentrato sulla figura di Cosimo Di Pierro, che poteva contare su numerosi giovani “fedelissimi” che ne rappresentavano il braccio armato. Per rafforzare il legame tra i sodali, come emerso dalle attività tecniche, erano previste anche cerimonie di iniziazione e di affiliazione, sulla falsariga dei rituali di matrice ‘ndranghetista, da cui ne mutuavano anche il gergo. Il sodalizio criminale facente capo al Di Pierro, inoltre, interagiva con altre consorterie criminali locali. In particolare, le attività di captazione hanno permesso di individuare, continue interazioni tra l’organizzazione del Di Pierro e altri due gruppi delinquenziali, entrambi ugualmente strutturati in maniera verticistica: il primo facente capo a Diodato Gaetano e a Di Pierro Angelo (figlio di Di Pierro Cosimo) – prevalentemente dedito al commercio di stupefacenti – e il secondo a Pascali Nicola detto Nico, più orientato verso le attività estorsive e l’acquisizione illecita di attività imprenditoriali.
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CONDANNE:
Angelini Daniele 9 anni
Bonsignore Calogero 8 anni
Carella Giuseppe 5 anni
Coccioli Massimiliano 8 anni e 4 mesi
D’Addario Giuseppe 8 anni e 8 mesi
D’Addario Massimo 7 anni di reclusione
De Biasio Egidio 10 anni e 8 mesi
De Leonardo Cosimo 10 anni e 8 mesi;
De Leonardo Pasquale 17 anni
De Santis Franco 9 anni e 8 mesi
Di Bari Cosimo 5 anni e 4 mesi
Di Pierro Angelo 13 anni
Di Pierro Cosimo 20 anni
Diodato Gaetano 10 anni
Galiano Cristian 8 anni e 8 mesi
Giangrande Luigi 8 anni
Giannotta Emanuele 9 anni
Greco Alfonso 2 anni e 4 mesi e pena pecuniaria di 4400 euro
Inerte Cosimo 9 anni
La Barbera Riccardo 9 anni e 4 mesi
La Torre Alessandro 2 anni 4000 euro di multa. Pena sospesa
Leale Daniele 1 anno
Liuzzi Tommaso 8 anni e 8 mesi
Loperfido Valentina 7 anni
Mancino Francesco 10 anni
Marinò Cosimo 9 anni e 4 mesi
Micoli Francesco 8 anni e 6 mesi
Montella Davide 8 anni e 8 mesi
Montella Francesco 6 mesi
Natale Giuseppe 2 anni e a sanzione pecuniaria di 3000 euro. Pena sospesa
Nigro Fabrizio 4 anni e pena pecuniaria di 3.334 euro
Nigro Umberto 2 anni e multa di 3000 euro
Nitti Cosimo 2 anni, 2 mesi e 20 giorni e sanzione di 2000 euro
Pascali Nicola 13 anni e 4 mesi di carcere
Pignatelli Gabriele 5 anni e 4 mesi
Pontrella Piergiuseppe 10 anni
Ribaud Amedeo 4 anni e pena pecuniaria di 800 euro
Rossano Laura 9 anni
Sansone Andrea 8 anni e 4 mesi
Santoro Maria Maddalena 8 mesi. Pena sospesa
Sudoso Davide 2 anni, 2 mesi e 20 giorni e multa di 2000 euro
Tauino Ignazio 8 anni
Terrasi Erminia 8 anni.
Riconosciuto risarcimento dei danni in favore della parte civile O. M. per la cifra di 20 mila euro, più le spese di costituzione in giudizio pari a 1500 euro (oltre Iva), risarcimento dei danni a favore dell’Associazione “Antiracket Salento Taranto” per la cifra di 30 mila euro e le spese di costituzione in giudizio pari a 1500 euro (oltre Iva).