Taranto – Piazzale Bastat e lo scarica barile tra Comune e INPDAP (Inps)
Il Meetup interviene nuovamente sulle condizioni di degrado in cui versa il piazzale: “Dopo le istanze di Taras in Movimento, Comune e INPS si rimpallano le responsabilità mentre l’incolumità dei cittadini che transitano e/o stazionano sul piazzale Bestat è a rischio”
Di seguito una nota stampa del Meetup “Taras In Movimento” in riferimento ad una loro precedente segnalazione di degrado diffuso presso il Piazzale Bestat.
«Nonostante le evidenti condizioni di degrado da noi documentate con fotografie esplicative e allegate alle istanze inviate ai suddetti Enti, questi scaricano a vicenda gli adempimenti urgenti di ripristino da effettuare.
Riportiamo di seguito le risposte ricevute alle nostre segnalazioni.
Il comune così scrive: “…si precisa che il Piazzale Bestat non è di proprietà del civico Ente, risultando invece in capo all’Inpdap. A conferma di tale indicazione, su richiesta di questa Direzione l’Inpdap è più volte intervenuto proprio per il ripristino e la messa in sicurezza delle griglie di cui alle foto allegate alla nota che oggi si riscontra”.
L’INPS così ribatte: “…precisiamo che Piazzale BESTAT – Piazza Dante è di esclusiva proprietà del Comune di Taranto, cui compete ogni manutenzione (viene allegata Nota del 10/11/2016, a firma del Responsabile dell’ Ufficio Dissesti Statici Edilizia Privata del Comune di Taranto). Nel novembre 2016, questo Ufficio è intervenuto per la sostituzione di una porzione di griglia di aereazione a servizio dei locali di proprietà sottostanti che risultava deformata e pericolante a causa del passaggio di automezzi che eseguivano lavori nella piazza. Peraltro, su tali griglie/feritoie l’INPS paga annualmente la Tassa occupazione suolo pubblico, a dimostrazione ove ce ne fosse bisogno, che la proprietà di Piazza Dante è del Comune di Taranto.”
Da cittadini non siamo tenuti ad improvvisarci “investigatori” e dunque non entriamo nel merito del contenzioso tra i due Enti, ma ci sembra paradossale che per via di questa incomprensione si venga meno alla tutela dell’incolumità pubblica.
Come giustificare tale inerzia e questo assurdo rimpallo di responsabilità?
Non è lavoro degli organi competenti verificare con attenzione e sollecitudine chi debba intervenire per risolvere lo stato di degrado del piazzale?
Noi attivisti di Taras in MoVimento non ci arrendiamo – conclude la nota – e se necessario ci adopereremo perché la “palla” entri in rete».