Taranto – Ciclista travolto e ucciso sul Ponte Girevole: 6 gli imputati in appello.
TARANTO – Arriva in Corte d’Appello il processo che vede imputate 6 persone – Concetta Barba, Tecla Caforio, Andrea Graniglia, Enrico Golino, Francesca Mirelli e Luca Patrono, condannati in primo grado per cooperazione colposa nell’evento lesivo per la morte dell’imprenditore Pantaleo Lucio Dione, 38 anni.
La tesi della pubblica accusa accolta in primo grado fu che i 6 imputati, che quella notte si trovarono a bordo dell’Audi A3 guidata da Emanuele Milfa (32 mesi di reclusione con formula di patteggiamento) e che travolse e uccise il ciclista Pantaleo Lucio Dione, seppure non direttamente responsabili della morte del ciclista – fossero però consapevoli di violare il codice della strada occupando l’auto in numero superiore a quello consentito dal codice e che dunque accettassero implicitamente le conseguenze di quella violazione.
Quella notte Pantaleo Dione tornava a casa in sella alla sua bici dalla processione per i riti della settimana santa a cui aveva assistito. Stava attraversando il Ponte Girevole quando venne travolto da un’Audi A3 che lo sbalzò dalla bici e che corse via lasciandolo agonizzante sull’asfalto.
A bordo di quell’auto c’erano 7 persone. Il conducente, Emanuele Milfa, era ubriaco – come confermarono i successivi test alcolemici – e con lui su quell’Audi, le 6 persone ora imputate nel processo in Appello (in primo grado cadde l’accusa di concorso in omissione di soccorso).
Emanuele Milfa, che in un primo momento si era dato alla fuga, lasciando l’uomo per terra, si presentò infine in Questura raccontando l’accaduto.
Pantaleo Dione venne trasportato d’urgenza al SS. Annunziata e lì morì due giorni dopo, nella sala rianimazione dell’Ospedale.