Bari – Caos nella Banca Popolare di Bari: indagati 6 dirigenti. Si teme per l’economia della città
Sei dirigenti di vertice della Banca Popolare di Bari sono indagati a vario titolo per associazione per delinquere, truffa, ostacolo all’attività di Bankitalia e false dichiarazioni nel prospetto informativo depositato alla Consob.I reati contestati dalla Procura della Repubblica di Bari si riferirebbero al triennio 2013 – 2016, quando la Banca Popolare assunse il controllo della Cassa Risparmio di Teramo.
I sei indagati sono il presidente Marco Jacobini, Vincenzo De Bustis (all’epoca dei fatti Direttore Generale), Gianluca e Luigi Jacobini, il responsabile della linea contabilità e bilancio della popolare Elia Circelli e il dirigente dell’ufficio rischi Antonio Zullo.
Le indagini sono scattate in seguito ad alcune dichiarazioni rese agli investigatori da un ex dipendente della Banca Popolare di Bari, che avrebbe protestato con la dirigenza riguardo a manovre fatte per nascondere alcuni buchi di bilancio. Sulla vicenda sono intervenuti gli stessi vertici che con una nota stampa hanno voluto far sapere la loro posizione:” Le dichiarazioni rancorose di un dipendente licenziato per giusta causa è bene che siano oggetto di ogni approfondimento da parte della Procura, per consentire poi alla Banca Popolare di Bari di agire nei confronti dell’autore di tali inaccettabili provocazioni”, dichiara in una nota l’istituto di credito in merito alla vicenda. “Per la Banca – si legge ancora – contano solo i fatti, gli atti, i numeri, la trasparenza delle procedure e, di conseguenza, la fiducia dei soci e dei clienti. E’ così fortemente auspicabile che gli accertamenti (a cui vi è ampia disponibilità a cooperare) siano rapidi, per sostituire al clamore mediatico, la certezza della correttezza dei comportamenti tenuti”.
Tremano tanti piccoli contribuenti e i lavoratori della stessa Banca, il cui crollo potrebbe essere un disastro per l’economia pugliese: la banca è una delle principali realtà economiche di Bari e della Puglia e dà lavoro ad oltre 3500 persone e può contare su oltre 70.000 contribuenti. Inoltre, sono numerosissime le persone alle quali la Banca ha rilasciato prestiti.
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