Lecce- Sciopero della fame per combattere TAP, ricoverato l’oncologo Serravezza
Si sono aggravate le condizioni di salute dell’oncologo salentino il dott. Giuseppe Serravezza, direttore scientifico della Lilt, oggi al 6° giorno di sciopero della fame e della sete, per protestare contro la realizzazione del gasdotto Tap di Melendugno. Serravezza questa mattina è stato ricoverato presso l’ospedale Ferrari di Casarano dove i medici lo hanno sottoposto ad una flebo reidratante. Attualmente si trova sotto osservazione e, nonostante i numerosi inviti, anche da parte dei medici, ha deciso di non fare nessun passo indietro e continuare con il suo sciopero di protesta nella speranza che dai piani alti qualcuno intervenga a bloccare i lavori al cantiere Tap. Dalla Lega Tumori di Lecce parte, anche quest’oggi, l’ennesimo appello al premier Paolo Gentiloni e all’ex primo ministro Matteo Renzi.
“Vado avanti! Dobbiamo riaprire il dialogo con il governo per fermare l’avanzamento del progetto Tap. Questo gesto estremo è la conseguenza al silenzio ricevuto dalle altre forme di protesta. Il Salento non può più permettersi opere così impattanti. L’aveva già messo per iscritto il professore Giorgio Assennato, ex direttore di Arpa Puglia, a proposito delle centrali a biomasse: la situazione sanitaria del Salento, come affermava Assennato, è tale da non potersi più permettere più ulteriori pressioni di carattere ambientale. Vuol dire che siamo messi male, lo dicono i dati e non solo. Accanto a queste motivazioni, ce ne sono altre, di carattere quasi personale: sono i miei pazienti che non ci sono più, i tanti che andandosene mi hanno chiesto di fare qualcosa per evitare ai loro figli la stessa sofferenza”. “Chiedo ai professionisti di questo territorio, a chi come me ricopre un ruolo sociale, di spendersi un po’ di più e concretamente. Non possiamo lasciare in mano a loro il nostro futuro. Quel che accadrà non dipende da loro, dipende da noi”.
Accorato l’appello dei tanti sindaci presenti alla manifestazione, insieme a numerosi rappresentanti del movimento No Tap. Il primo cittadino di Melendugno, Marco Potì, ha dichiarato: “Oggi più forti che mai del sostegno della popolazione, noi sindaci del Salento siamo su questo palco per dire ancora una volta un ‘no’ deciso alla Tap. E a chi dice che si tratta solo un ‘tubicino’ del gas, rispondiamo con la fermezza delle nostre fasce tricolore e con la protesta estrema del professore Serravezza al quale tuttavia chiediamo con forza di sospendere questo sciopero perché abbiamo bisogno di lui, della sua competenza, della sua energia, per vincere tutti insieme questa battaglia”.