Taranto – VeraPrima. L’Arci di Crispiano si racconta con le emozioni
Un percorso esperienziale allestito presso il teatro comunale di Crispiano, che racconta quelli che sono stati i due anni di attività dell’Arci negli ambiti del progetto Re-green.
Il circolo Arci di Crispiano intitolato da qualche mese a “Mariella Leo”, una delle fondatrici venuta a mancare un anno fa, dal 2015 porta avanti un importantissimo progetto che ha goduto dei finanziamenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In questi due anni di attività, tantissimi sono stati i laboratori che hanno permesso a bambini, adolescenti e adulti, di fondersi in un interscambio generazionale e collaborare in tantissime attività. Dalla danza popolare, ai laboratori letterari, alla riscoperta degli antichi mestieri, ai cineforum, fino alla valorizzazione delle eccellenze del territorio promuovendo il concetto della “filiera corta”, grazie al gruppo di acquisto sociale, ovvero un gruppo di ragazzi che piantano i loro prodotti e li rivendono, riportando il concetto di “compravendita” direttamente da “agricoltore” a “consumatore”.
Un progetto molto articolato che ha registrato un’ampia partecipazione e che nella serata del 21 marzo ha presentato alla città i suoi frutti.
Si è scelto il teatro comunale in cui sono stati allestiti degli angoli simbolici, che attraverso immagini e oggetti hanno richiamato quelli che sono stati i laboratori. All’esterno del teatro ad esempio, è stato allestito uno spazio per bambini proprio per richiamare uno dei temi importanti trattati nelle scuole durante le attività: i diritti dell’infanzia.
Tra i vari laboratori ci sono stati anche quelli di danza popolare, a cui ha partecipato gente adulta, e che ha presentato il suo lavoro con una esibizione allietata dalla musica del tamburello di Daria Falco. Tra le attività, anche un laboratorio letterario. E’ stata portata avanti infatti una rassegna letteraria chiamata “re-book”, durante la quale sono stati letti cinque libri. Per rievocare in teatro quelli che sono stati i frutti di questa rassegna letteraria, sono state allestite cinque porte con le copertine dei libri letti e, in prossimità di ogni varco sono state collocate alcune parole chiave.
Tutti momenti questi, che dal 2015 ad oggi (e ancora per qualche altro mese, fino al termine del progetto) hanno favorito la collaborazione tra persone di generazione diverse e contribuito all’inclusione sociale. Questi sono aspetti fondamentali del circolo Arci di Crispiano, una delle associazioni più anziane del paese e da sempre impegnata nel sociale e nella promozione del territorio.
Non è stato solo un momento di festa, anche se gli organizzatori hanno voluto chiamarla in questo modo. Durante la serata presso il teatro comunale sono stati lanciati alcuni appelli: il primo all’amministrazione comunale per la concessione di un’area che si ha intenzione di destinare a orto sociale; il secondo appello invece è destinato ai cittadini, con l’invito a prender parte a un nuovo laboratorio che è quello della lattoneria, ovvero l’antica arte di lavorazione della latta di alluminio, un monito dunque anche al riciclaggio dei rifiuti.
Infine, sempre tra le iniziative presentate, la web serie intitolata “Ce storia”, di cui sono state proiettate le prime due puntate. Il lavoro è stato realizzato grazie alla partecipazione di due attori professionisti Gaetano Colella e Andrea Simonetti che hanno coinvolto giovani e anziani del posto. La web serie, disponibile presto online per la visione, racconta quelli che sono gli antichi mestieri manovali e che oggi, in una società molto tecnologica, stanno andando perdendosi.
Dal Settimanale PugliaPress