Taranto – Si finge rapinatore e i Carabinieri gli sparano. Assolto Maresciallo dell’Arma
Il fatto drammatico risale alla notte tra il 28 e 29 agosto 2011. Un ragazzo di 19 anni, William Perrone, decise di mettere in atto uno scherzo ad una coppia di amici, soliti appartarsi in località Selva San Vito, nella periferia di Laterza. Il Perrone per lo scherzo, indossò una tuta da meccanico, un passamontagna ed impugnò una pistola a giocattolo munita di tappo rosso. L’idea era quella di spaventare la coppia fingendosi rapinatore. Per permettere che la coppia si fermasse, Perrone insieme ad altri amici, posizionò dei massi sulla strada. Quei massi insospettirono la pattuglia dei Carabinieri in servizio quella sera.
Convinto nel proseguire dello scherzo, quella sera Perrone si parò innanzi alla vettura dei militari puntando la pistola. Il militare in auto, alla vista del ragazzo armato, sparò colpendolo mortalmente.
L’autopsia, effettuata dal prof. Francesco Introna e dal dott. Marcello Chironi, stabilì che i proiettili colpirono il 19enne al petto e alla gola, uccidendolo sul colpo.
Il militare il 6 aprile 2014 fu condannato in primo grado a due anni e due mesi di reclusione. Gli fu contestato “l’eccesso colposo di legittima difesa putativa”.
La Corte d’Appello, presieduta dal dottor Vito Fanizzi, ha accolto il ricorso presentato dal legale del militare, il quale è stato assolto con la formula “il fatto non costituisce reato”.