Taranto – Percosse e umiliazioni ai piccoli alunni. Due maestre a processo, fiumi di parti civili
L’operazione “Mamme coraggio” fu portata a termine nella mattinata del 15 settembre 2014, quando gli agenti della Squadra Mobile della Sezione “Reati contro i minori” eseguirono due ordinanze di custodia cautelare interdittive dai pubblici uffici per la durata di due mesi nei confronti di due insegnanti, di 46 e 47 anni all’epoca, di una scuola materna pubblica di Taranto. L’indagine è iniziata sul finire dell’anno 2013 su denuncia di alcune madri allarmate dai repentini cambi di umore dei loro figli, allievi dell’Istituto “Europa”. L’attività investigativa è stata condotta soprattutto grazie all’utilizzo di telecamere posizionate all’interno delle classi e che hanno consentito di accertare i numerosi maltrattamenti e umiliazioni che i bambini subivano da parte delle insegnanti.
E saranno proprio le immagini ottenute dalle videoregistrazioni al centro dell’udienza in programma per gennaio 2017. Le due maestre, Maddalena Enriquez di 49 anni e Angelica Guerrieri di 48 anni, sono imputate nel processo per le presunte percosse ai danni dei loro piccoli alunni.
Circa trenta sono state le costituzioni di parte civile nei confronti delle due insegnanti e come responsabile civile figura anche il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, in quanto responsabile oggettivamente degli organismi deputati all’insegnamento. A Taranto questa sarebbe la prima volta.
Tra le varie accuse, oltre alle presunte percosse, una delle due insegnanti avrebbe anche deriso un piccolo alunno davanti al resto della classe. Atteggiamento questo, che secondo il tribunale, avrebbe rafforzato l’ipotesi di reato contestata, in quanto il piccolo sarebbe stato sottoposto a “pubblica gogna” davanti al resto dei suoi compagni, sentendosi umiliato e disprezzato.
Fotogramma tratto dal video della Polizia di Stato