Taranto “Operazione Centauro”, fiumi di cocaina ed eroina in città. Confermati 16 anni di condanna al figlio del boss Modeo.
Nella notte del 7 novembre 2012 la Squadra Mobile di Taranto eseguì su disposizione della DDA della Procura di Lecce 24 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Il sodalizio criminale con a capo Giulio Modeo, figlio del boss Claudio, aveva allestito un notevole traffico di sostanze stupefacenti che venivano acquistate nelle province di Bari e Brindisi e ricollocate successivamente sul mercato locale. All’operazione presso parte oltre 150 agenti provenienti dalle Squadre Mobili di Bari, Lecce e Brindisi dai Reparti Prevenzione Crimine di Bari , Lecce e Potenza nonchè dal XV Reparto Mobile di Taranto .
Nel corso della complessa operazione durata circa 5 anni furono sequestrati dai poliziotti in più occasioni circa quattro chili di eroina ed un chilo di cocaina. L’organizzazione, come già accennato aveva fornitori sia a Bari , nei quartieri Japigia e Madonelle , che a Brindisi.
Nella giornata di venerdì la Cassazione ha confermato 16 anni e due mesi di condanna a Giulio Modeo, ha invece annullato, con rinvio alla Corte d’Appello, la condanna a 12 anni di reclusione che era stata inflitta all’imprenditore martinese Pasquale Pastore. Per altri imputati, che erano stati giudicati con il rito abbreviato dal gup del tribunale di Lecce, confermata la pena di secondo grado