Taranto, Autorità Portuali – Cosa-Scasciamacchia ” Importante risultato”
Il Decreto per la riforma delle nuove Autorità di Sistema Portuali, ha assegnato a Taranto, l’Autorità Portuale. Gli Assessori Francesco Cosa e Gionatan Scasciamacchia, definiscono la decisione del Consiglio dei Ministri come “un importante risultato ed un successo che avrà ripercussioni positive non solo per la nostra città ma anche per la nostra provincia e per l’intero arco ionico”. “Un risultato -continuano gli Assessori- che si attendeva, viste le note potenzialità del Porto di Taranto, dovute in primis alla sua collocazione strategica nel mar Mediterraneo, ma anche a seguito dei continui colloqui istituzionali tra il Ministro Delrio e il Sindaco Stefàno con particolare riferimento all’evento svoltosi poche settimane fa, nel porto di Taranto, in occasione dell’inaugurazione della Piastra Logistica”. “Certi del risultato, abbiamo, sino ad oggi, preferito mantenere un profilo basso, consapevoli che il Porto di Taranto era ed è considerato, dal Governo Italiano, un’Autorità di Sistema del tutto autonoma.
“Un riconoscimento che mira a rilanciare il tessuto economico della nostra città”.
Ora come non mai, bisognerà sostenere la proficua attività fin qui posta in essere dal Commissario dell’Autorità portuale Sergio Prete. Un supporto necessario finalizzato al raggiungimento, in tempi brevi, del completamento degli importanti lavori di ammodernamento che interessano l’intera area portuale compreso le zone retro-portuali. “Siamo certi che, al raggiungimento di questi obbiettivi, il Porto di Taranto avrà un nuovo Terminalista, uno stakeholder capace di far ridecollare i traffici commerciali. La sfida, inoltre, sarà quella di continuare a tessere una rete fitta con la confinante Basilicata che intravede, nel porto ionico, la base per l’espansione del proprio mercato.
Un commento, specificano gli assessori Scasciamacchia e Cosa, che è principalmente indirizzato ai soliti e noti disfattisti i quali, pur di non evidenziare l’impegno dell’attuale classe dirigente, capace di portare risultati per il territorio, focalizzano la loro attenzione sul traguardo raggiunto dalla vicina Bari, anch’essa assegnataria di una sede di Autorità portuali.
A loro volgiamo ricordare che il porto di Bari è ben 5 volte più piccolo rispetto al nostro e che lo stesso non ha la capacità di incrementare le proprie potenzialità. Inoltre il Porto di Bari rientra nei porti “Core “ solo perché ritenuto snodo urbano.
Per l’ottenimento della sede, ha dovuto, obbligatoriamente, aggregarsi con il porto di Brindisi a differenza di Taranto, che ha ottenuto la sede autonoma grazie alla capienza del sito e all’elevato traffico.
“Piuttosto – concludono gli assessori – si invitano le forze del territorio a fare sistema per far emergere le nostre ricchezze e per valorizzare al meglio le nostre potenzialità, come quella portuale”.
Assessore Francesco Cosa Assessore Gionatan Scasciamacchia
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