BRINDISI- IL DRAMMA DI RITA E RAFFAELE. DA MESI DORMONO IN AUTO.
Loro sono Raffaele Cervellera, 54 anni, e Rita Ruggero, 56. La loro sfortuna? Non avere più un tetto sopra la testa.
Quando cerchi di loro, al telefono ti risponde un uomo, forse poco scolarizzato, per niente sconfortato o abbattuto come invece lo immaginavi. Lui ti racconta la sua storia, una di quelle che hanno preso una brutta piega.
Raffaele e Rita sono costretti a dormire nella loro auto, una Seat Ibiza, parcheggiata nei pressi della stazione, dopo lo sfratto, il secondo, avvenuto nell’Aprile scorso e che li ha allontanati dalla loro casa in via Annunziata nella quale vivevano dal 2011, anno in cui da Parma si sono trasferiti nel capoluogo brindisino dove hanno perso casa e lavoro. Entrambi sono disoccupati.
“Non potevamo più pagare l’affitto,” ti dice Raffaele. “Così siamo andati a dormire in auto, che poi è quella lì parcheggiata in via Torpisana, alla stazione”
E’ da tutta un’estate che dormono lì, aiutati da qualche ente assistenziale che li accoglie per alcune settimana o che garantisce loro un pasto e una doccia giornaliera. Cercano di tutto, un qualsiasi lavoro che possa poi sistemarli in una nuova abitazione, e lo cercano in fretta perché l’inverno non lo si affronta in auto. Le piogge diventano più frequenti e la temperatura si abbassa. Anche la Rai si è occupata di loro, ma niente è ancora cambiato.
Proprio in questo senso di marcia, lunedì si recheranno al comune per chiedere un colloquio con il primo cittadino, con la speranza che possa prendere a cuore la loro causa e aiutarli a superare un disagio che non si può affrontare con l’occasionale carità della gente. Serve un’opera concreta che possa rimettere sui binari giusti due vite incasinate come le loro, e magari quelle di chi vive la stessa difficoltà e sta zitto per vergogna o imbarazzo.
Foto di Giuseppe D’Agnano