Taranto – Crisi dell’edilizia, persi 5000 posti di lavoro. Il 23 settembre la manifestazione
I dati relativi alla disoccupazione a Taranto sono agghiaccianti. Dal 2008 al 2014, causa crollo dell’edilizia, si è registrata una perdita ci circa 5000 posti di lavoro. 700 di questi, appartengono all’indotto Ilva, in cassa integrazione ancora per qualche mese.
La situazione dunque, non è delle migliori, ragion per cui i sindacati confederali Cisl, Cgil, Uil e Confindustria Taranto, in documento politico congiunto hanno denunciato che un dato del genere non si registra da trent’anni. Gli stessi, annunciano una manifestazione in programma per il 23 settembre, sotto gli uffici della Prefettura, per un incontro con il Prefetto, dott. Guidato.
I sindacati hanno le idee ben chiare e spingono affinché vi sia un’accelerazione della spesa per l’apertura di tutti i cantieri, in modo da incrementare le possibilità occupazionali sul territorio, sia per quanto riguarda l’Indotto Ilva, che le opere portuali. L’obiettivo è quello di valorizzare l’imprenditoria locale, coinvolgendo tutte le ditte appaltanti del territorio. I dati parlano chiaro: migliaia di famiglie sul lastrico, e alte percentuali di ore lavorative in meno.