Taranto – Controlli del NIL: 6 denunce, sospese 2 attività ed elevate 230mila euro di sanzioni.
Taranto e provincia: Controlli dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro in collaborazione con l’Arma territoriale. 6 denuncie a p.l., sospese 2 attività ed elevate oltre 230.000,00 euro di sanzioni.
Negli ultimi giorni, i militari del Comando Provinciale di Taranto, nell’ambito dell’osmosi info-operativa tra l’Arma territoriale ed i reparti speciali dei Carabinieri, con il fine di verificare la conformità del rispetto della normativa sui luoghi di lavoro, nonché la regolarità delle posizioni d’impiego degli operai dipendenti, hanno effettuato numerosi controlli ad attività commerciali ed imprese presenti sul territorio ed in particolare alle ditte specializzate nell’autodemolizione, un settore ad elevato rischio di infortuni,
L’attività ispettiva è stata svolta dal personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Taranto, supportato dal Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri Tutela Lavoro di Napoli, congiuntamente a funzionari ispettivi della Direzione Territoriale del Lavoro di Taranto. La predetta task-force, con il coordinamento del Comando Provinciale CC di Taranto, è stata coadiuvata dall’Arma dei Carabinieri territorialmente competente per le attività sottoposte a controllo.
Nel corso delle ispezioni sono state controllate: 11 aziende delle quali 7 irregolari, 30 lavoratori dei quali 14 “in nero”, elevate 42 sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di circa € 60.000,00 e disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale per 2 aziende.
In materia di “attività sommersa” sono state, invece, individuate 2 aziende abusive una carrozzeria ed una officina meccanica rispettivamente site in Martina Franca e Manduria.
Nel medesimo contesto, sono state, altresì, accertate diverse irregolarità in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, in violazione della normativa T.U. 81/08, con contestuale denuncia all’Autorità Giudiziaria di 6 soggetti, ai quali sono state impartite prescrizioni, tese a sanare le gravi condizioni di sicurezza riscontrate, con un ammontare complessivo delle ammende previste di circa € 170.000,00.
A consuntivo, veniva, altresì, disposto il recupero contributivo in favore dei lavoratori “in nero” per un ammontare complessivo di circa € 55.000,00.