Legge elettorale: “Il PD corteggia M5S”
Il PD corteggia ufficialmente il M5S per la legge elettorale.
Alla vigilia della frenetica settimana, utile per la riuscita ad approvare l’Italicum al Senato e la riforma costituzionale alla Camera e prima che si aprano le votazioni per il Quirinale, Debora Serracchiani scrive una lettera al movimento per invitarli a votare a favore del premio alla lista, da loro stessi sostenuta. Anche se da Palazzo Chigi assicurano che il premier è tutt’altro che preoccupato, visti i segnali positivi arrivati da Silvio Berlusconi. Ma se il leader di FI ha blindato il patto del Nazareno, nei suoi gruppi parlamentari non si escludono delle migrazioni.
Intanto trenta senatori della minoranza Pd in una conferenza stampa, confermeranno la determinazione a votare i loro emendamenti per modificare il meccanismo dei capilista bloccati:
“Siamo un terzo del gruppo, ci faremo sentire ” .
Ed è proprio per questo, Debora Serracchiani mette per iscritto in una lettera a Luigi Di Maio, Danilo Toninelli
e i capigruppo M5S, l’invito ai 5 Stelle a “non continuare a rifiutare ogni forma di collaborazione”.
Lo aveva già ricordato Renzi venerdì in direzione: negli incontri che si erano svolti in streaming a giugno con la delegazione M5S, erano stati proprio i grillini ad avanzare
la proposta di “assegnare il premio alla lista e non alla coalizione”.
Perchè, rifiutarsi allora di votare adesso l’emendamento presentato dal Pd all’ Italicum proprio per assegnare il premio alla lista? Dai Grillini ancora nessuna risposta, va da se che, se il M5S dovesse dire sì, Renzi si assicurerebbe i voti per far passare un punto qualificante della riforma. Oggi alle 14 Renzi incontrerà i senatori in assemblea: allo studio ci sono alcune proposte di mediazione anche sui capilista bloccati ma finora da parte del premier sul tema non ci sarebbero state grandi aperture. Dunque la prova del nove potrebbe arrivare direttamente in Aula, quando domani inizieranno le votazioni.
Sabato Merone