Bonelli: “Infiltrazioni mafiose nel Comune, il prefetto verifichi”
Il coportavoce nazionale dei Verdi e consigliere comunale di Taranto, Angelo Bonelli, interviene sull’operazione “Alias” grazie alla quale è stato sgominato il nascente sodalizio criminale tra i clan tarantini D’Oronzo e De Vitis.
“In seguito alle indagini e ai 52 arresti ordinati dalla procura distrettuale antimafia, il prefetto di Taranto verifichi se ci sono le condizioni per lo scioglimento del Comune di Taranto per infiltrazioni mafiose ai sensi dell’art. 143 del dlgs 267/2000”, è quanto dichiara in una nota Bonelli, che aggiunge: “dalla conferenza stampa dei magistrati della DDA viene evidenziato un quadro di forte pressione e condizionamento esercitato dai componenti del clan nei confronti dell’amministrazione comunale. La censura della stessa DDA nei confronti del Comune per non aver fatto un bando pubblico per il centro sportivo Magna Grecia e non aver riscosso i canoni, le pressioni esercitate su una consigliera, sul presidente dell’Amiu, il fatto che tra gli arrestati vi sia il marito di una consigliera comunale, sono elementi che insieme ad altri in possesso della DDA potrebbero portare, nelle procedure previste dalla legge, il prefetto di Taranto a verificare se ci sono le condizioni per lo scioglimento del Comune di Taranto”. Per il leader dei Verdi questi sarebbero elementi utili per lo sciogliemmo della Giunta Stefano, ai quali se ne aggiungono ulteriori. “Altri aspetti che destano preoccupazione e che devono essere approfonditi dal prefetto – conclude Bonelli – riguardano la gestione del patrimonio immobiliare pubblico del Comune di Taranto per verificare se degli immobili siano stati assegnati con bando oppure ci troviamo di fronte ad un’occupazione del patrimonio pubblico”.
Ciro Elia