Venditore di gioielli al dettaglio denunciato a Monopoli
L’uomo si è fatto consegnare da conoscenti oggetti in oro e pietre preziose con la scusa di farli visionare alla clientela del negozio, senza mai riconsegnarli
Tre denunce del Commissariato di Monopoli nei giorni scorsi, dopo un’intensificata attività di prevenzione e controllo del territorio. Di seguito le tre operazioni raccontate dalle forze dell’ordine:
Ieri, dopo accurate indagini, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, per appropriazione indebita aggravata, un venditore di gioielli al dettaglio L.F. 50enne monopolitano, con precedenti di polizia. All’uomo, grazie alla sua attività, erano stati consegnati da conoscenti gioielli in oro e pietre preziose per un valore di circa 12.000 €, affinché li facesse visionare alla clientela del negozio, con la promessa di restituirli in pochi giorni. Tuttavia, nonostante i ripetuti inviti del proprietario, l’esercente non ha mai restituito i preziosi, anche a motivo del fatto che aveva chiuso la propria attività.
Martedì è stato deferito a piede libero all’A.G. anche il sorvegliato speciale della pubblica sicurezza F.R., monopolitano di 37 anni, impossessatosi di un marsupio contenente denaro carte bancomat documenti e chiavi di casa di un operaio dipendente di un’impresa edile operante in città. L’uomo, trovato in possesso anche di vari apparecchi telefonici cellulari rinvenuti nella sua abitazione durante la perquisizione domiciliare effettuata, è stato anche denunciato per la violazione degli obblighi della misura di prevenzione cui è sottoposto.
All’interno di un capannone, ubicato in Contrada Sant’Oronzo, sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi pezzi di autovetture e accessori per auto di varie marche di probabile provenienza furtiva, nonché l’attrezzatura idonea alla contraffazione di telai d’auto ed altri strumenti utilizzabili per eseguire furti in appartamento. F.P., 61enne con precedenti di polizia. È stato denunciato a piede libero per ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.