Lizzano. Stasera la fiaccolata contro il femminicidio
A partire dalle ore 20.00 piazza Matteotti, per ricordare una delle ultime vittime, Fiorenza De Luca
Si terrà questa sera a Lizzano una fiaccolata contro il femminicidio. La città è quella d’origine di Fiorenza De Luca, l’ultima vittima del nostro territorio. La manifestazione partirà alle ore 20 da Piazza Matteotti. Di seguito le riflessioni del “Movimento spontaneo donne di Lizzano”, che hanno organizzato l’iniziativa:
Femminicidio: una parola strana, la causa di questo crimine è l’essere donna.
In Italia ogni 3 giorni una donna muore per mano di un compagno, di un marito, di un fratello, di un ex. In ogni caso esiste una violenza pregressa, subita, non denunciata, quasi silenziosamente accettata. Rapite, aggredite, violentate in ogni epoca, questa strage continua nel ventunesimo secolo. La prima causa di morte di donne tra i 16 e i 44 anni nel mondo, non è la guerra, è il femminicidio.
La perdita di valori morali, un’immagine di donna oggetto trasmessa continuamente dai mass media, il concetto di una donna vista come essere inferiore, spesso sono motivi alla base di questi fenomeni. Una strage perpetrata continuamente in nome di un amore mancato.
Questo fenomeno è diventato ormai una piaga sociale e trasversale, occorre una reazione culturale ed insieme un grande appello a tutte le forze sociali affinché riparta una cultura di pace e di rispetto a partire dai più giovani.
In questa epoca il problema più grande delle donne è proprio essere donne.
La nostra concittadina Fiorenza è una delle ultime vittime di questa mattanza continua e, un movimento spontaneo delle donne a Lizzano, vuole ripartire da qui. Vuole ripartire con una fiaccolata di preghiera in ricordo di Fiorenza per intraprendere un percorso di pace e di educazione al rispetto delle donne e della loro dignità.
Una fiaccolata che si terrà a Lizzano, con partenza alle ore 20 da Piazza Matteotti, alla quale invitiamo tutti a partecipare. Dobbiamo cominciare a lavorare tutti insieme, per costruire una società che rispetti la donna e parimenti tutti gli esseri umani. Dobbiamo adoperarci affinchè a tutti i livelli della società si cominci a riflettere sulla formazione educativa di ogni singolo individuo. Sono madri, sono generatrici di vita, sono il pilastro della famiglia, non volgiamo lo sguardo altrove, guardiamo la realtà e decidiamo di cambiarla e di renderla migliore a partire da ora affinché non accada mai più. Per Fiorenza e per tutte le altre donne che hanno dato la vita senza sapere perché.