“La Casa delle Donne a Bari è realtà, a Taranto no”
La consigliera regionale del PD Anna Rita Lemma chiede al sindaco Stefàno il riconoscimento amministrativo del progetto presentato dall’associazione lo scorso 25 novembre
“A Bari, La Casa delle Donne è realtà. A Taranto no”. Prova a smuovere la situazione de “La Casa delle Donne” anche nel capoluogo ionico è la consigliera regionale Anna Rita Lemma (PD), che spiega: “Le promotrici del progetto sono ancora in attesa di una risposta formale e definitiva del Comune, dopo un serie di contatti proficui avuti col sindaco Stefano. Adesso è il momento di accelerare sul percorso che porti all’avvio del progetto. A Bari, il sindaco Emiliano ha sottoscritto, nei giorni scorsi, la cessione in comodato d’uso gratuito di due locali dell’ex caserma Guadagni, l’immobile dismesso all’interno del mercato coperto del quartiere Madonnella. È li’ che sorgerà la Casa delle Donne: lavoratori, scuole di formazione, prevenzione e assistenza”.
Nella città dei Due Mari, invece, si attende ancora la risposta dell’amministrazione: “A Taranto, il progetto e’ stato presentato al Comune lo scorso 25 novembre. Promotrice, l’associazione Casa delle Donne Taranto che ha inoltre individuato in un immobile demaniale di via Acton, villa che un tempo ospitava l’ammiraglio, il luogo ideale dove allestire struttura e attività in programma. Le promotrici di Bari hanno dunque ottenuto il meritato riconoscimento amministrativo per il lavoro svolto. Ed è quanto meritano anche le componenti della Casa delle Donne Taranto, associazione pronta da mesi a dare corpo ad un’idea di socializzazione a 360 gradi da cui Taranto potrebbe trarre solo giovamento e slancio al femminile”.
La Lemma enuclea anche i motivi per cui la realizzazione della struttura gioverebbe a tutta la città: “Come spiegarono le promotrici, lo scorso 25 novembre, ‘l’obiettivo è realizzare ed avviare la sperimentazione de La Casa delle donne in relazione con le istituzioni locali, la rete delle professionalità ed il tessuto associativo. Taranto è infatti dotata di una rete umana, ricca di associazioni di volontariato e di professionisti, lavoratrici e lavoratori, che hanno maturato esperienza d’ascolto e condivisione, associazioni e professionalità in grado di promuovere la cultura del rispetto della Donna, del valore delle differenze, della gestione e mediazione dei conflitti e della riduzione del danno anche in merito alle forme di violenza. L’auspicio e’ che presto anche Taranto possa dotarsi di una realtà di questo livello”.