Sciopero call center, la SLC CGIL soddisfatta: “A Taranto percentuale di adesione del 90%”
Per il segretario generale Lumino “il Paese ha ora la consapevolezza dell’esistenza e dell’importanza di 90.000 lavoratori sino ad ora nascosti dietro maschere e vittime di un mercato senza regole”
Un’alta adesione allo sciopero nazionale dei lavoratori dei call center che per la SLC CGIL rappresenta una “metafora” delle tante aspettative che i lavoratori ripongono nella vertenza, per una guerra alla delocalizzazione e alle gare al massimo ribasso. Questo, per il segretario generale SLC CGIL Taranto Andrea Lumino, il senso dello sciopero di ieri a Roma. Di seguito le sue parole:
“Le percentuali di adesione allo sciopero nazionale in Italia, intorno all’ 87%,con una percentuale superiore a Taranto nella sede di Teleperformance (al 90%) indicano che l’obiettivo della mobilitazione è stato pienamente raggiunto: il Paese ha ora la consapevolezza dell’esistenza e dell’importanza di 90.000 lavoratori che sino ad ora erano nascosti dietro maschere e che erano vittime di soprusi dettati da un mercato senza regole.
La riuscita dello sciopero a Teleperformance, per quel che ci riguarda, ci responsabilizza ulteriormente: un’adesione così massiccia è metafora di una grande aspettativa che i lavoratori dei call center ripongono nell’esito positivo della vertenza. Tra un anno scadrà l’accordo di Teleperformance e le motivazioni della piattaforma rivendicativa di oggi, ovvero la guerra alla delocalizzazione ed alle gare al massimo ribasso, sono il nocciolo della vertenza di Tp: sin da ora invitiamo le forze istituzionali, politiche, aziendali a muoversi con noi per traguardare una definitiva uscita dal tunnel per i lavoratori di Taranto. La SLC CGIL ringrazia i lavoratori tutti, dai dipendenti agli interinali ai collaboratori, che con noi hanno scioperato: come SLC CGIL di Taranto – stiano tranquilli – vogliamo giocarci la sfida sino in fondo”.