Il direttore di pugliapress: “Galoppa mi ha querelato? Che pena che mi fa chi ha tratto un vantaggio economico dalla morte di Sarah”
Ho sempre pensato che il luogo di lavoro per un avvocato fosse il suo studio legale o l’aula dei tribunali a difendere le ragioni dei propri clienti. Gli avvocati d’ufficio, poi, dovrebbero garantire una difesa a chi non può permettersela.
Mai avrei pensato che un difensore d’ufficio avrebbe ‘guadagnato’, più di quanto prevedrebbe la sua parcella d’avvocato, con i compensi derivanti dalla sua presenza in quasi tutte le trasmissioni televisive, fornendo opinioni ed anticipazioni su fatti riguardanti le indagini relative il suo cliente tra gli indagati principali. In un forum di Pugliapress al quale partecipò il PM di Taranto dott. Maurizio Carbone emerse il pericolo che i dibattiti televisivi avrebbero potuto condizionare l’esito del processo e che, alla verità assoluta avrebbe potuto sostituirsi una convinzione virtuale. L’avvocato Daniele Galoppa, ai più sconosciuto prima che gli venisse affidata la difesa d’ufficio di Michele Misseri, ha partecipato a quasi tutte le trasmissioni televisive sia delle reti Rai che di quelle Mediaset, alcune di queste di intrattenimento, piuttosto che di informazione, tanto che, in una battuta pubblicata dal nostro quotidiano (chiaramente satira giornalistica per tutti, tranne che per Galoppa), ci siamo chiesti se lo avremmo visto come opinionista anche a Sanremo. Nello stesso numero, prendendo spunto da un procedimento intrapreso dall’Ordine degli avvocati a suo danno, per aver violato l’art.12 del codice forense, abbiamo auspicato di non vederlo più in TV a parlare del caso Sarah Scazzi con il pericolo di condizionare mediaticamente quelli che saranno i giudici popolari. Per la verità questo non riguarda solo l’avv. Galoppa, ma anche altri avvocati, per alcuni dei quali è stato intrapreso dall’Ordine lo stesso procedimento dell’avvocato grottagliese.
L’avvocato Galoppa mi ha querelato. Ho saputo di essere indagato per diffamazione lunedì scorso, all’indomani dell’ultima sua apparizione televisiva a ‘Domenica in’ nello spazio di Giletti ( dove si parla anche di Gossip come la presunta gravidanza di Belen) nel quale, ancora una volta ha parlato del caso Scazzi e che, da ambienti vicini all’Ordine degli avvocati, dovrebbe costargli un altro procedimento a suo carico, in quanto da avvocato difensore dell’indagato (anche se rimosso dall’incarico suo malgrado), non potrebbe parlare della vicenda. Non so se casualmente, ma la querela di Galoppa mi è stata notificata dopo il Festival di Sanremo (c’è una attinenza?). Una eventuale sospensione dell’attività forense non sembra preoccuparlo più di tanto. Non perderebbe nulla. Il suo futuro, come ebbe a dirmi in una telefonata che mi fece all’indomani della pubblicazione dell’articolo, è nella televisione. Essendo diventato un personaggio del piccolo schermo, Daniele Galoppa, deve imparare ad accettare le critiche, cosa che fanno tutti i personaggi dello spettacolo, anche se in quella telefonata lo misi in guardia dall’effetto psicologico quando si esce della scena e si entra nel dimenticatoio, come è accaduto a tanti ex protagonisti del Grande fratello. Però, consentitemi di sentirmi disgustato pensando a coloro che hanno tratto un vantaggio economico dopo la morte della povera Sarah.
Antonio Rubino