Taranto – I primi nomi della Giunta del Sindaco Rinaldo Melucci.
Svelati i primi quattro nomi che entreranno a far parte della Giunta guidata dal neo eletto Sindaco Rinaldo Melucci:
Valentina Tilgher, classe ’74, studi Luiss e Bocconi, export manager ed esperta di Organizzazione aziendale: Sviluppo economico e marketing territoriale;
Massimiliano Motolese, classe ’79, background giuridico, già Consulente tecnico autorità di gestione della regione Puglia, advisor deloitte per i fondi comunitari europei: Fondi strategici, società partecipate e innovazione;
Aurelio Di Paola, classe ’75, Project manager, Societe Generale PWC, esperto di valutazione e gestione strategica di programmi di sviluppo e reti di trasporto e marittime: ai Lavori pubblici;
Rocco De Franchi, classe ’80, studi Luiss, avvocato amministrativista specialista di ambiente, salute, energia e servizi pubblici, dottore di ricerca in diritto pubblico dell’economia: Ambiente e Salute.
Nella nota, il Sindaco rende noto che la squadra scelta sarà di fondamentale importanza nell’operare i cambiamenti auspicati per la città: “Ho bisogno di essere circondato da persone che abbiano maturato anche esperienze all’estero, con l’attitudine allo studio, con grandi capacità di problem solving e di gestione delle trattative importanti. Avevo chiesto alla coalizione profili alti ma tra indisponibilità, rinunce, carenze non è stato ancora possibile chiudere il cerchio e allora per non fare differenze di trattamento preferisco, per ora, non accontentare nessuno.
Certo che il senso di responsabilità per la stagione complicata e delicata che ci apprestiamo ad affrontare sarà più forte di narcisismi e personalismi confido sulla collaborazione di tutti, maggioranza e opposizione.
C’è una macchina amministrativa non da sistemare ma da creare ex novo.
È un Comune che ha lavorato fino a ieri senza un efficace coordinamento, che annega tra le carte, senza un ufficio stampa, un sito web a norma, un ufficio per le relazioni con il pubblico.
Siamo all’anno zero.
D’altronde, lo avevo detto per tutta la campagna elettorale e ho continuato ad elezione avvenuta, nonostante l’esercizio di scomposta fantasia di alcuni: bisogna alzare l’asticella e mirare al salto di qualità civico, politico e culturale.
Avevo anche detto che per Taranto non mi sarei fermato al recinto del campanilismo né al cabotaggio della vecchia politica. Per Taranto voglio il meglio, me lo chiedono le massime autorità e istituzioni, ma soprattutto me lo chiedono le persone comuni per strada.”