Guidi: “Ilva? Forse intervento pubblico temporaneo. No a nazionalizzazione”
“Il modello che ho in mente è assai distante da una nazionalizzazione, no allo schema Italsider”. Così il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, dice no ad un ritorno al passato per salvare le sorti del gruppo siderurgico Ilva.
“Per l’Ilva di Taranto il governo sta valutando un possibile intervento ‘temporaneo’ per poi arrivare a una cessione a privati o a una quotazione in borsa con il fondo strategico che potrebbe essere il veicolo adatto per questa fase”, spiega il ministro. “L’idea è quella di un intervento pubblico simile a quello fatto in altri paesi europei – aggiunge – un passaggio temporaneo che tenga conto del valore strategico dell’azienda e soprattutto il fatto che si trascina dietro una serie di problemi che hanno bisogno di tempo per essere risolti. In un’ottica di accompagnamento temporaneo insieme ad investitori privati – precisa la Guidi – il Fondo strategico di Cassa depositi e prestiti potrebbe essere il veicolo adatto. In una fase successiva – anticipa il ministro – lo Stato potrebbe uscire dal capitale con ‘meccanismi’ che sono quelli di sempre: cessione ai privati o anche quotazione in borsa”. Mentre sull’offerta congiunta Arcelor Mittal – Marcegaglia, dice: “ci sono incontri e trattative in corso proprio in queste ore. Per questo dico che l’intervento pubblico è solo una possibilità, potrebbe alla fine anche non essere necessario”.
L’obiettivo, quindi, sembra quello di non svendere l’Ilva valutando l’ipotesi di un intervento pubblico temporaneo. Intanto resta l’offerta di acquisto non vincolante del gruppo Arcelor Mittal che vorrebbe però rivedere le prescrizioni Aia (su tutte i costi e tempi dei lavori di ambientalizzazione e il tetto massimo di produzione annua, fissato a 8 milioni di tonnellate) e quella del gruppo Arvedi. E proprio mentre il governo lavora ad un decreto ad hoc per ammettere l’Ilva all’amministrazione straordinaria, si fa largo l’ipotesi che vede Andrea Guerra, ex ad di Luxottica, quale commissario straordinario con maggiori poteri rispetto ai predecessori.
Ciro Elia